La gestione dei rifiuti urbani in Umbria per l'anno 2015

 Gestione rifiuti urbani 2015 
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Gestione del rifiuto urbano residuo (RUR)

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Gestione del rifiuto urbano residuo (RUR) 

 

Gestione del Rifiuto Urbano Residuo (RUR) anno 2015

Per la gestione di questo rifiuto, che viene interamente avviato a operazioni di smaltimento, l’Umbria si è dotata di una serie di sistemi impiantistici con la funzione di ottimizzare la raccolta e consentirne il pretrattamento prima del conferimento in discarica. Infatti in Umbria l’operazione di smaltimento finale per i rifiuti di origine urbana è il conferimento in discarica (D1) e, in adempimento a quanto previsto dal DLgs 36/2003, il rifiuto CER 200301 (RUR) raccolto nel territorio regionale è previsto venga sottoposto a trattamenti finalizzati all’abbattimento del suo contenuto organico. Il primo trattamento avviene presso impianti di selezione costituiti da trituratori, deferrizzatori e vagli di selezione da cui escono tre frazioni: il materiale ferroso, che va a impianti di recupero, il sopravaglio, costituito principalmente da materiale “secco”, che viene smaltito in discarica e il sottovaglio, costituito principalmente da materiale “umido” che viene sottoposto a biostabilizzazione, con conseguente perdita in peso. Il rifiuto biostabilizzato viene infine smaltito in discarica.

 

Per ottimizzare i trasporti agli impianti di selezione, l’Umbria si è dotata di stazioni di trasferenza dove il rifiuto viene spostato da mezzi di piccola taglia, idonei alla raccolta nel circuito urbano, a autocarri più grandi idonei per il trasporto stradale.

Il sistema impiantistico di ATI 1 è costituito da tre stazioni di trasferenza (Belladanza nel comune di Città di Castello, Gualdo Tadino e Colognola nel comune di Gubbio) e dalle discariche di Belladanza e Colognola, mentre non comprende impianti per il trattamento della RUR prima del conferimento in discarica.

Il sistema impiantistico di ATI 2 è invece in grado di gestire l’intero ciclo del rifiuto a smaltimento: tre stazioni di trasferenza, una a Olmeto (nel comune di Marsciano) e due nell’area del Trasimeno (Bacanella, nel comune di Magione, e Pineta di Macchie in quello di Castiglion del Lago), un impianto di selezione a Ponte Rio (Perugia) e una discarica a Borgogiglione (nel comune di Magione) dotata quest’ultima di un sistema di biostabilizzazione che avviene direttamente in discarica denominato “bioreattore”.

Il sistema impiantistico di ATI 3 comprende una stazione di trasferenza in località Camposalese nel comune di Spoleto, gli impianti di selezione e di biostabilizzazione di Casone (nel comune di Foligno) e la discarica di S.Orsola nel comune di Spoleto.

In ATI 4 il sistema impiantistico si sviluppa in due aree: Maratta, nel comune di Terni, dove si trovano una stazione di trasferenza e un impianto di selezione, e Le Crete, nel comune di Orvieto, dove si trovano un impianto di selezione, uno di biostabilizzazione e una discarica.

 

Impianti di prima destinazione del Rifiuto Urbano residuo 

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Trasferenza

Bacanella

-

15.589

-

-

15.589

103.103

Belladanza

14.213

-

-

-

14.213

Camposalese

-

-

3.207

-

3.207

Colognola

8.355

-

-

-

8.355

Gualdo Tadino

4.756

-

-

-

4.756

Maratta

-

-

-

51.563

51.563

Olmeto

-

5.038

382

-

5.419

Selezione

Casone

-

-

43.654

-

43.654

109.379

Le Crete

-

-

-

14.298

14.298

Ponte Rio

2.385

48.029

1.013

-

51.427

Discarica

Belladanza

1.110

-

-

-

1.110

1.194

Sant'Orsola

-

-

85

-

85

Totale complessivo (t)

30.819

68.656

48.340

65.861

213.677

Vedi dettaglio a scala comunale 

 

I flussi di gestione di questo rifiuto raccolto nei vari comuni umbri variano in funzionedell’area di raccolta, del gestore della raccolta e della localizzazione e capacità di gestione degli impianti.

Il 99% del rifiuto urbano residuo raccolto nel territorio regionale nel 2015 è stato portato a selezione presso i 4 impianti presenti nel territorio regionale. Solo l’1% (meno di 2 mila tonnellate) è stato smaltito in discarica senza pretrattamenti.

 

 

L’impianto di selezione di Ponte Rio ha ricevuto l’intero quantitativo di RUR raccolto nei comuni di ATI 2 (69 mila tonnellate), il 96% del rifiuto raccolto in ATI 1 (quasi 30 mila tonnellate) e il 3% del rifiuto raccolto in ATI 3 (poco più di mille tonnellate), complessivamente circa 100 mila tonnellate di rifiuto urbano residuo.

Complessivamente nel 2015 sono state sottoposte a selezione presso questo impianto quasi 103 mila tonnellate di rifiuti costituite per il 97% dal rifiuto secco residuo della raccolta urbana, per l’1% da altri rifiuti urbani, quasi interamente costituiti da imballaggi misti (CER 150106) raccolti nel comune di Perugia e non aventi le caratteristiche per essere recuperati, il restante 2% è costituito da rifiuti speciali provenienti da aziende del territorio.

 

*Tutte le percentuali indicate nello schema sono calcolate rispetto ai rifiuti in ingresso all’impianto
 
La selezione ha prodotto tre rifiuti: la frazione secca (sopravaglio) identificata con CER 191212, che costituisce il 60% del rifiuto in ingresso, la frazione umida (sottovaglio) sempre con CER 191212, che costituisce il 40% del rifiuto in ingresso, e la frazione metallica con CER 150104 che costituisce solo lo 0,2% del rifiuto in ingresso. La frazione secca (sopravaglio), 62 mila tonnellate, è stata avviata a smaltimento in discarica: più di 52 mila tonnellate a Borgogiglione e poco meno di 10 mila tonnellate nelle due discariche di ATI 1, Belladanza e Colognola. La frazione umida (sottovaglio), quasi 42 mila tonnellate, è stata portata al bioreattore di Borgogiglione dove è in corso una sperimentazione che prevede la biostabilizzazione direttamente nel corpo della discarica tramite una fase aerobica e una fase anaerobica. Attualmente non è possibile valutare la perdita di peso dovuta al processo di biostabilizzazione. La frazione metallica, infine, è stata avviata a impianti di recupero.

L’impianto di selezione di Casone ha trattato circa46.500 tonnellate quasi interamente costituite dalla RUR raccolta nei comuni di ATI 3.

Il processo ha prodotto tre rifiuti: la frazione secca (sopravaglio) identificata con CER 191212, che costituisce il 74% del rifiuto trattato, la frazione umida (sottovaglio) sempre con CER 191212, stimata nel 25% del rifiuto trattato, e la frazione metallica che ne costituisce l’1%. La frazione secca, circa 36 mila tonnellate, è stata smaltita in discarica: circa 21.500 tonnellate nella discarica di S.Orsola, e la parte rimanente nelle due discariche di ATI 1, Belladanza e Colognola. La frazione umida, è stata trattata nel contiguo impianto di biostabilizzazione; dal processo di biostabilizzazione sono uscite 8.600 tonnellate di rifiuto biostabilizzato (CER 190503), pari al 71% del rifiuto in ingresso al biostabilizzatore; il biostabilizzato è stato in parte smaltito nella discarica di S.Orsola (6.600 tonnellate) e in parte nella discarica Ginestreto in provincia di Forlì in Emilia Romagna; la frazione metallica, infine, è stata avviata a impianti di recupero.

 

*Tutte le percentuali indicate nello schema sono calcolate rispetto ai rifiuti in ingresso all’impianto
 

L’impianto di selezione di Maratta ha trattato circa 46.500 tonnellate di rifiuti interamente costituite da RUR proveniente dai comuni di ATI 4 in cui il gestore della raccolta è ASM. La frazione secca (sopravaglio) in uscita con CER 191212, costituisce il 58% del rifiuto trattato ed è stata portata a discarica a Le Crete. La frazione umida (sottovaglio), in uscita sempre con CER 191212, costituisce il 42% dei rifiuti in ingresso; fino ad ottobre 2015, a causa del fermo impianto di biostabilizzazione di Le Crete per revamping, la frazione umida è stata sanificata tramite enzimi e conferita anch’essa in discarica a Le Crete; nell’ultimo trimestre invece è stata portata a biostabilizzazione sempre a Le Crete e da qui il rifiuto biostabilizzato, pari al 47% del rifiuto in ingresso al biostabilizzatore, è stato smaltito nella contigua discarica. La frazione metallica, infine, costituisce lo 0,2% del rifiuto in ingresso alla selezione ed è stata portata a impianti di recupero.

*Tutte le percentuali indicate nello schema sono calcolate rispetto ai rifiuti in ingresso all’impianto

 

L’impianto di selezione di Le Crete ha ricevuto circa 19.500 tonnellate di rifiuti quasi interamente costituite dalla RUR raccolta nei comuni di ATI 4: quasi il 74% proviene dai comuni in cui il gestore della raccolta è COSPTECNOSERVICE e il 26% dai comuni in cui il gestore della raccolta è ASM che ha conferito il rifiuto alla stazione di trasferenza di Maratta e da qui a Le Crete.

 
L’impianto di selezione e di biostabilizzazione di Le Crete non ha funzionato fino ad ottobre del 2015 in quanto in fase di revamping. Il rifiuto urbano residuo conferito all’impianto di selezione in quel periodo (l’87% del totale dell’anno) è stato sottoposto a sola triturazione e sanificazione tramite enzimi, e poi conferito nella vicina discarica. Solo negli ultimi mesi l’impianto ha ricominciato a funzionare e la RUR è stata sottoposta a selezione, processo che ha prodotto: sopravaglio (circa mille tonnellate, il 42% dei rifiuti selezionati) che è stato conferito nella vicina discarica e sottovaglio (circa 1.500 tonnellate, il 58% dei rifiuti selezionati) che è stato portato a biostabilizzazione. Il rifiuto biostabilizzato, pari al 47% del sottovaglio in ingresso al biostabilizzatore, è stato smaltito nella discarica di Le Crete.

 

*Tutte le percentuali indicate nello schema sono calcolate rispetto ai rifiuti in ingresso all’impianto

 
 

 


   

Gestione dei residui della pulizia stradale

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Gestione dei residui della pulizia stradale 

 

Gestione dei Residui della pulizia stradale anno 2015

 

I rifiuti CER 200303 – Residui della pulizia stradale sono i rifiuti raccolti dalle autospazzatrici che puliscono le strade, è pertanto un rifiuto raccolto in modalità selettiva che però fino al 2011 in Umbria è stato interamente smaltito in discarica senza alcun trattamento preliminare. Negli ultimi anni, è andata progressivamente crescendo la quota parte di questi rifiuti avviati a impianti che ne effettuano la selezione finalizzata al recupero. Tuttavia ancora nel 2015 il 62% di questo rifiuto è stato conferito direttamente in discarica e costituisce quasi il 5% dei rifiuti urbani avviati a smaltimento.

Il Documento di aggiornamento del Piano regionale ne stabilisce il divieto di smaltimento in discarica a partire dal 2017.

 

I flussi di gestione del rifiuto raccolto variano in funzione dell’area e del gestore della raccolta. A scala regionale il 38% di rifiuti CER 200303 – Residui della pulizia stradale raccolti nel 2015 è stato gestito a recupero presso due impianti: il 21% presso RMT, impianto di recupero inerti situato nel comune di Terni e il 17% presso ECOCENTRO Toscana, impianto di lavaggio e recupero rifiuti da spazzamento stradale situato a Montemurlo in provincia di Prato.

A scala di ambito si osservano sostanziali differenze, infatti è stato gestito a recupero gran parte del rifiuto raccolto in ATI 3 (il 95%) e ATI 4 (il 72%), ma solo il 22% di quello raccolto in ATI 2 e il 5% di quello raccolto in ATI 1.

 

In base all’attestazione rilasciata dai gestori dei due impianti di recupero, si evidenzia che le frazioni che vengono recuperate sono costituite essenzialmente da inerti di varia granulometria e piccoli quantitativi di metalli. Molto diversa tra i due impianti è la percentuale di scarti derivati dal processo: poco più del 9% per ECOCENTRO e quasi il 45% per RMT.

In sintesi, in base ai dati dell’intero ciclo di gestione, si deduce che del rifiuto CER 200303 – Residui della pulizia stradaleraccolto nel 2015 in Umbria (più di 15 mila tonnellate) è stato recuperato il 27% come inerti e lo 0,3% come metalli, è stato invece smaltito in discarica, tra conferimenti diretti e scarti delle operazioni di selezione il 73%.

 

Impianti di prima destinazione dei Residui della pulizia stradale

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Stoccaggio

Casone

-

-

1.887

-

1.887

8.382

Ponte Rio

320

6.174

-

-

6.495

Recupero

RMT

-

118

-

1.043

1.161

1.161

Trasferenza

Bacanella

-

907

-

-

907

3.493

Gualdo Tadino

223

-

-

-

223

Maratta

-

-

-

881

881

Olmeto

-

793

110

-

903

Pineta

-

580

-

-

580

Discarica

Belladanza

1.383

-

-

-

1.383

2.292

Borgogiglione

7

95

-

-

102

Colognola

50

-

-

-

50

Le Crete

-

-

-

757

757

Totale complessivo (t)

1.984

8.667

1.997

2.681

15.328

dettaglio a scala comunale

 

 

 

 


   

Gestione dei rifiuti ingombranti

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Gestione dei rifiuti ingombranti 

 

Gestione dei Rifiuti ingombranti anno 2015

 

Il rifiuto CER 200307– Rifiuti ingombranti viene raccolto con modalità “selettiva”. Gli obiettivi principali dell’attivazione del servizio di raccolta di questo rifiuto è il disincentivo all’abbandono dei rifiuti sul territorio e l’intercettazione dei materiali recuperabili. Per consentire il raggiungimento del secondo obiettivo il rifiuto raccolto deve essere sottoposto a una cernita finalizzata a separare i materiali di diverse frazioni merceologiche che vanno poi avviati a specifica gestione.Il Documento di aggiornamento del Piano regionale prevede che a partire dal 2017, almeno il 50% di questi rifiuti venga avviato a recupero, questo sia al fine di contenere lo smaltimento in discarica sia di incrementare la percentuale di raccolta differenziata.

 

La raccolta degli ingombranti avviene con due modalità: o attraverso un apposito servizio di raccolta eseguito dal gestore a seguito di chiamata da parte del cittadino oppure tramite le aree attrezzate comunali dove è il cittadino a conferire il rifiuto. Complessivamente nel 2015 ne sono state raccolte in Umbria poco più di 9.600 tonnellate.

 

I flussi di gestione del rifiuto raccolto variano in funzione dell’area e del gestore della raccolta.

Nel 2015 il 22% dei Rifiuti Ingombranti raccolti è stato conferito direttamente in discarica.

Il 48% è stato gestito presso i due impianti di stoccaggio, Ponte Rio e Casone, autorizzati ad effettuare su questo rifiuto operazioni di cernita e triturazione, a seguito delle quali sono stati avviati a recupero il 7% del rifiuto conferito a Ponte Rio e il 61% di quello conferito a Casone.

Il 26% è stato gestito presso impianti di recupero localizzati in Umbria, mentre il 4% presso impianti di recupero fuori regione. Le percentuali di rifiuto avviato a recupero in uscita dai vari impianti è molto variabile: da un minimo del 10% dei rifiuti conferiti a un massimo del 67%.

 

In sintesi, in base ai dati dell’intero ciclo di gestione, si deduce che del rifiuto CER 200307 – Ingombranti raccolto nel 2015 in Umbria è stato complessivamente avviato a recupero il 23% del rifiuto raccolto:

  • il 9% come rifiuti legnosi,
  • il 7% come rifiuti metallici
  • il 6% come rifiuti plastici,
  • modesti quantitativi di rifiuti di carta e vetro.

E’ stato invece smaltito in discarica, tra conferimenti diretti e scarti dalle operazioni di cernita, il 77% del rifiuto raccolto.

 

Impianti di prima destinazione del Rifiuto Ingombrante

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Recupero

FARE Ambiente

-

-

29

147

176

1.653

FERROCART

-

-

-

1.012

1.012

Terenzi

-

-

465

-

465

Stoccaggio

Casone

-

-

692

-

692

5.095

Ponte Rio

321

4.018

65

-

4.403

Trasferenza

Maratta

-

-

-

825

825

825

Discarica

Belladanza

741

-

-

-

741

2.043

Borgogiglione

-

502

-

-

502

Colognola

155

-

-

-

155

Le Crete

-

-

-

645

645

Totale complessivo (t)

1.216

4.521

1.251

2.629

9.616

dettaglio a scala comunale

 

 

 


   

Gestione frazione organica

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Gestione frazione organica 

 

Gestione del Rifiuto organico anno 2015

La normativa italiana ed europea pone molta attenzione alla gestione dei rifiuti organici ovvero dei rifiuti biodegradabili da giardini e parchi e dei rifiuti alimentari e di cucina. L’art. 182-ter del D.lgs. 152/2006 ne prevede “la raccolta separata, il trattamento in modo da realizzare un elevato livello di protezione ambientale e l’utilizzo di materiali sicuri per l’ambiente” ottenuti dal loro trattamento.

La frazione organica costituisce la componente principale della raccolta differenziata negli ultimi anni. Viene qui ricostruito il ciclo di gestione della frazione organica umida (CER 200108) e del verde (CER 200201) che costituiscono le sue componenti principali (complessivamente il 90%). La componente compostaggio domestico, i cui quantitativi vengono stimati in funzione delle utenze che ricevono i composter, viene gestita in modo diretto per la concimazione di orti e giardini dei privati che li producono; il reale effetto della pratica del compostaggio domestico pertanto è quello di ridurre la produzione del rifiuto organico da gestire.

Attraverso diversi percorsi i rifiuti CER 200108 (frazione organica umida) e CER 200201 (verde) raccolti in Umbria vengono quasi interamente conferiti a impianti di compostaggio dove avviene la loro gestione.

I flussi di gestione del rifiuto raccolto nei vari comuni variano in funzionedell’area di raccolta, del gestore della raccolta e della localizzazione e capacità di gestione degli impianti.

Il 93% del rifiuto organico e l’87% del verde è stato gestito presso impianti localizzati in Umbria la parte restante è stata conferita presso impianti di altre regioni italiane.

L’impianto che ha ricevuto il maggiore quantitativo di rifiuti è Pietramelina, impianto di riferimento per i comuni di ATI2 e di ATI 1, cui sono stati conferiti 2/3 della frazione organica umida raccolta nella regione e il 44% del verde. L’impianto di Casone, impianto di riferimento per ATI 3, ha ricevuto il 15% della frazione organica umida e il 16% del verde. I due impianti di riferimento per ATI 4 sono GREENASM a Narni e Le Crete a Orvieto; ilprimo ha gestito il 10% della frazione organica umida umbra e il 15% del verde, il secondo invece nel 2015 ha gestito quantitativi molto limitati di rifiutiin quanto è stato fermo fino al mese di ottobre per il revamping dell’impianto.

Un piccolo quantitativo di frazione organica umida (raccolto in ATI 1 e ATI 2) è stato gestito presso l’impianto di recupero SPLENDORINI, impianto che produce end of waste “utilizzabile per la produzione di biogas”. Parte del verde della raccolta differenziata (complessivamente il 12%) raccolto in ATI 1 e ATI 2 è stato conferito agli impianti di compostaggio AGRIFLOR, nel comune di Perugia, e TRASIMENO nel comune di Castiglion del Lago.

E’ stato invece portato a compostaggio presso impianti fuori regione il 7% della frazione organica umida e il 13% del verde. Nel 2015 sono stati gestiti fuori regione quote significative dei rifiuti raccolti in ATI 1, quote molto più modeste di quelli di ATI 2 e gran parte della frazione organica umida e verde raccolti nell’area dell’orvietano e conferiti a Le Crete; infatti per tutto il periodo in cui l’impianto è rimasto fermo per revamping questi rifiuti sono stati trasferiti per il compostaggio in impianti in Friuli e in Toscana.

 

 

L’impianto di compostaggio di Pietramelina, gestito dalla ditta GESENU, è un impianto aerobico. La frazione organica umida (CER 200108) conferita all’impianto, viene prima sottoposta ad un pretrattamento di vagliatura, al fine di scartare la frazione estranea, e successivamente viene miscelata, in proporzioni stabilite, con verde e sfalci di potature triturate (CER 200201). La miscela viene quindi inviata al bacino di compostaggio dove avviene il trattamento aerobico della sostanza organica mediante insufflazione di aria abbinata al rivoltamento del materiale tramite coclee montate su un carroponte. Il materiale in uscita dal bacino viene vagliato per poi passare nella successiva fase di maturazione in cumuli. Al termine della maturazione il materiale viene vagliato per ottenere un compost conforme a quanto previsto dal D.Lgs 75/2010.

L’impianto di Pietramelina è il solo impianto in Umbria che dispone anche di una sezione di valorizzazione commerciale dove il compost prodotto può essere sottoposto a miscelazione con inerti, torbe o altre matrici organiche, pellettizzazione, confezionamento in sacchi e imballaggio su pallets.

Nel 2015 ha gestito quasi 59 mila tonnellate di rifiuti costituiti per l’82% da frazione organica umida (CER 200108) quasi esclusivamente proveniente dalla raccolta differenziata umbra, per il 15% da verde (CER 200201) tutto proveniente dalla raccolta differenziata umbra e per la parte rimanente da rifiuti prodotti dall’agricoltura (capitolo CER 02) conferiti da varie aziende del territorio.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata umbra, l’impianto ha ricevuto circa 9.700 tonnellate di rifiuti dalla raccolta nei comuni di ATI 1 (il 67% della frazione organica umida dell’ambito e il 57% del verde), circa 46.800 tonnellate di rifiuti dalla raccolta nei comuni di ATI 2 (il 98% della frazione organica umida dell’ambito e il 72% del verde) e poco più di 100 tonnellate della frazione organica umida raccolti in ATI 3.

Nel 2015 l’impianto ha prodotto meno di 3.800 tonnellate di compost che per la maggior parte è stato distribuito sfuso, la restante parte è stato distribuito in big bag da 6 quintali o in sacchi da 20 Kg ed è stato utilizzato per l’agricoltura professionale e l’hobbistica. Nella fase di vagliatura iniziale è anche stato selezionato un piccolo quantitativo di metallo avviato a recupero.

Le varie fasi del processo hanno prodotto 39.700 tonnellate di scarti (il 68% del rifiuto in ingresso), in uscita dall’impianto con CER 190501 e CER 191212, di questi 18 mila tonnellate sono state smaltite nella discarica di Borgogiglione, quasi 17 mila nella discarica di Belladanza e 4.500 tonnellate sono state portate al bioreattore di Borgogiglione per essere sottoposte a ulteriore trattamento per la riduzione della sostanza organica. L'impianto ha inoltre prodotto 1.300 tonnellate di acque di scarto (CER 161002) che sono state portate all’impianto di depurazione di Ponte Rio gestito da GESENU.

 

 

L’impianto di compostaggio di Casone, gestito dalla ditta VUS (Valle Umbra Servizi), è un impianto aerobico. Nell’impianto di Casone la frazione organica umida (CER 200108), viene prima miscelata, in proporzioni stabilite, con verde e sfalci di potature triturate (CER 200201) e poi trattata tramite vagliatura, per scartare la frazione indesiderata non compostabile. La miscela viene inviata in un bacino di compostaggio, con caratteristiche costruttive e gestionali analoghe a quelle di Pietramelina, dove avviene il trattamento aerobico della sostanza organica mediante insufflazione di aria abbinata al rivoltamento del materiale tramite coclee montate su un carroponte. Il materiale in uscita dal bacino, viene sottoposto a un trattamento intermedio tramite vagliatura e tarara per poi passare alla successiva fase di maturazione in cumuli. Al termine della maturazione il materiale viene vagliato per ottenere un compost conforme a quanto previsto dal D.Lgs 75/2010.

Nel 2015 ha gestito quasi 20 mila tonnellate di rifiuti costituiti per il 79% da frazione organica umida (CER 200108), per il 21% da verde (CER 200201) e per un modesto quantitativo (inferiore all’1%)da rifiuti prodotti dall’agricoltura (capitolo CER 02). Il 70% della frazione organica umida (CER 200108) proviene dalla raccolta differenziata umbra, mentre il 30% (circa 4.600 tonnellate) da raccolte di rifiuti urbani effettuate in altre regioni in particolare Abruzzo, Lazio, e, in parte minore, Marche. L’82% del verde (CER 200201) proviene dalla raccolta differenziata umbra mentre la parte rimanente da aziende private.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata umbra, l’impianto ha ricevuto circa 13.400 tonnellate di rifiuti dalla raccolta nei comuni di ATI 3 (il 99% della frazione organica umida dell’ambito e il 100% del verde), circa 500 tonnellate di rifiuti dalla raccolta nei comuni di ATI 1 (il 3% della frazione organica umida dell’ambito e il 4% del verde) e poco più di 200 tonnellate dei rifiuti organici raccolti in ATI 2.

Nel 2015 l’impianto ha prodotto 872 tonnellate di compost. Le varie fasi del processo hanno prodotto 8.500 tonnellate di scarti (il 44% del rifiuto in ingresso), in uscita dall’impianto con CER 190501 e CER 191212, che sono state smaltite nella discarica di Sant’Orsola.

 

 

L’impianto di compostaggio GREENASM, entrato in funzione alla fine del 2012, è un impianto di nuova generazione, ed è dotato di una sezione anaerobica per la produzione di energia. La frazione organica umida in ingresso (CER 200108) viene inviata alla sezione di pretrattamento costituita da un trituratore con funzione di lacerazione ed omogeneizzazione del materiale, da un vaglio stellare e da un bioseparatore. La frazione organica umida pretrattata viene miscelata con verde e sfalci di potature triturate (CER 200201) con funzione di strutturante e viene in parte inviata al digestore anaerobico fino alla sua completa saturazione, mentre l’eccedenza va direttamente al trattamento aerobico in biocella. All’interno del digestore anaerobico il materiale produce biogas che viene bruciato in un cogeneratore per la produzione di energia elettrica. Il materiale in uscita dal digestore continua il processo di compostaggio in fase aerobica, insieme alla frazione by-passata, tramite insufflazione in cumuli statici allocati in biocelle. Dopo la fase di trattamento aerobico, il materiale viene inviato alle sezioni di maturazione e raffinazione tramite vagliatura per la produzione di compost di qualità conforme a quanto previsto dal D.Lgs 75/2010.

Nel 2015 ha gestito circa 34 mila tonnellate di rifiuti costituiti per l’84% da frazione organica umida (CER 200108), per il 15% da verde (CER 200201) e per la parte rimanente da rifiuti prodotti dall’agricoltura (capitolo CER 02).

Solo una parte limitata dei rifiuti provengono dalla raccolta differenziata umbra, il 26% della frazione organica umida e il 61% del verde. Provengono invece da raccolte di rifiuti urbani effettuate in altre regioni il 61% della frazione organica umida e il 38% del verde, complessivamente 23.400 tonnellate; le regioni da cui proviene gran parte del rifiutoextraregionale sono il Lazio (circa 19 mila tonnellate di rifiuti) e la Campania (quasi 4 mila tonnellate).

Dalla raccolta umbra l’impianto ha ricevuto circa 10.300 tonnellate di rifiuti, prevalentemente provenienti dai comuni di ATI 4 in cui il gestore della raccolta è ASM.

Nel 2015 l’impianto ha prodotto circa 3.200 tonnellate di compost; parte del compost prodotto, poco meno del 40%, è stato utilizzato nella discarica dell’acciaieria di Terni per operazioni di copertura mentre la parte rimanente è stata utilizzata in agricoltura. Dal trattamento dei rifiuti organici sono state prodotte anche 5.166 Mwh di energia elettrica. Le varie fasi del processo hanno inoltre prodotto 7.200 tonnellate di scarti (il 21% del rifiuto in ingresso), in uscita dall’impianto con CER 190501 e CER 190503, di questi circa la metà sono stati smaltiti nella discarica di Le Crete e la parte rimanente nella discarica Ginestreto in provincia di Forlì in Emilia Romagna. L’impianto ha inoltre prodotto 5.400 tonnellate di acque di scarto (CER 161002) che sono state inviate a vari impianti di trattamento di rifiuti liquidi localizzati fuori regione.

 

L’impianto di compostaggio Le Crete è stato riattivato ad ottobre 2015 dopo un periodo di fermo dovuto al revamping dell’impianto. Il nuovo impianto è dotato di una sezione anaerobica per la produzione di energia. La frazione organica umida (CER 200108) in ingresso viene miscelata con verde e sfalci di potature triturate (CER 200201) con funzione di strutturante e viene inviata alla sezione di digestione anaerobica dove il materiale produce biogas che viene bruciato in un cogeneratore per la produzione di energia elettrica. Il materiale in uscita dal digestore continua il processo di compostaggio in fase aerobica tramite insufflazione in cumuli statici allocati in biocelle. Dopo la fase di trattamento aerobico, il materiale viene inviato alla sezione di raffinazione tramite vagliatura e alla successiva sezione di maturazione per la produzione di compost di qualità conforme a quanto previsto dal D.Lgs 75/2010.

L’impianto, ancora in fase di avviamento a fine 2015, nel periodo ottobre dicembre 2015 ha compostato 3.600 tonnellate di rifiuti prevalentemente provenienti da raccolte di rifiuti urbani di altre regioni, in particolare della Campania e del Lazio.


 

Impianti di prima destinazione del Rifiuto organico – CER 200108 

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Trasferenza

Bacanella

-

4.083

-

-

4.083

14.081

Belladanza

4.117

-

-

-

4.117

Gualdo Tadino

2.179

-

-

-

2.179

Pineta

-

3.702

-

-

3.702

Stoccaggio

Ponte Rio

-

23.080

-

-

23.080

23.080

Compostaggio

Casone

-

203

10.286

-

10.490

35.528

ECOIMPIANTI (AP)

1.263

-

-

-

1.263

Green ASM

-

-

-

7.242

7.242

Le Crete

-

-

-

2.967

2.967

Pietramelina

2.084

10.317

134

-

12.534

Recupero

SPLENDORINI

1.009

-

-

23

1.033

Totale (t)

10.651

41.386

10.420

10.232

72.689

vedi dettaglio a scala comunale

 

 

Impianti di prima destinazione del Rifiuto verde – CER 200201 

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Trasferenza

Maratta

-

-

-

2.265

2.265

2.265

Stoccaggio

Ponte Rio

1.627

6.764

-

-

8.391

8.391

Compostaggio

Agriflor di Quaranta Romano

-

575

-

-

575

9.394

Cantini Gian Pietro e Mauro

1.135

-

-

-

1.135

Casone

204

-

3.108

-

3.313

GreenASM

-

-

-

764

764

Le Crete

-

-

-

950

950

Pietramelina

1.393

111

-

-

1.505

Trasimeno s.r.l.

-

1.153

-

-

1.153

Recupero

CERRONI DINO

684

-

-

-

684

687

ECOCENTRO

2

-

-

-

2

Totale (t)

5.045

8.604

3.108

3.979

20.737

vedi dettaglio a scala comunale 




Gestione dei rifiuti della raccolta multimateriale

[mostra dettagli]



 

Gestione dei rifiuti della raccolta multimateriale 

 

Gestione del Rifiuti MULTIMATERIALE anno 2015

 

In parte della regione Umbria la raccolta differenziata delle frazioni secche viene effettuata in modalità multimateriale e viene codificata con codice CER 150106 – Imballaggi in materiali misti. In gran parte del territorio nel 2015 viene ancora effettuata la raccolta multimateriale pesante ovvero data da plastica, vetro, metallo e alluminio, meno diffusa è la raccolta multimateriale di solo metallo e plastica (multimateriale leggero).

Nel 2015 sono state raccolte più di 20 mila tonnellate di Rifiuti Multimateriale. Il primo passo della gestionedi questi avviene presso impianti che effettuano la separazione del rifiuto in frazioni omogenee, i rifiuti risultanti seguono i successivi passi di gestione della relativa frazione merceologica mentre lo “scarto” viene portato a smaltimento.

Quasi il 60% del rifiuto della raccolta multimateriale del 2015 è stato conferito all’impianto di selezione della Raccolta Differenziata Multimateriale (RDM) di Ponte Rio a Perugia, circa il 6% presso altri impianti di recupero in Umbria, mentre il 28% presso impianti di recupero fuori regione. Infine, circa 1.300 tonnellate, provenienti dal comune di Perugia, sono state conferite all’impianto di selezione dell’indifferenziato a Ponte Rio e gestite a smaltimento in quanto non aventi le caratteristiche necessarie alla selezione finalizzata al recupero.

Tipo impianto

Impianto

Rifiuto conferito (t)

NOME

Prov

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Selezione RDM

PONTE RIO

PG

1.372

10.806

-

-

12.179

12.179

Recupero

BIONDI RECUPERI ECOLOGIA

PG

-

220

1,6

-

221

6.812

ECOCASSIA

PG

1,4

69

-

-

71

ECOGLASS

VI

-

-

-

3.238

3.238

ELCE SOC. COOP.

VT

-

-

-

1.220

1.220

F.LLI BALDINI

PG

-

57

-

-

57

FERROCART

TR

-

-

-

735

735

MARINELLI

AR

1.262

-

-

-

1.262

TERENZI

PG

-

-

8,6

-

8,6

Selezione Indifferenziato

PONTE RIO

PG

-

1.348

-

-

1.348

1.348

Totale complessivo (t)

2.636

12.500

10

5.193

20.339

vedi dettaglio a scala comunale

 

In base ai dati di gestione e alle dichiarazione effettuate dai gestori l’entità degli scarti delle operazioni di cernita è molto variabile tra i diversi impianti di recupero, in ragione anche delle caratteristiche del rifiuto multimateriale raccolto; per l’impianto RDM di Ponte Rio, che gestisce la parte principale del rifiuto costituito da raccolta multimateriale pesante, tale percentuale è pari al 31% del rifiuto in ingresso.

 

Rispetto ai quantitativi teorici per frazione merceologica contenuti nel rifiuto multimateriale raccolto e stimati in base alla composizione media del rifiuto (attestazione del gestore), sono state stimate le seguenti perdite percentuali nella prima fase di separazione:

  • il 26% del vetro,
  • il 34% della plastica,
  • il 31% dei metalli,

 

Complessivamente è stato avviato a recupero a seguito delle operazioni di separazione in frazioni omogenee il 72% del rifiuto multimateriale raccolto in Umbria nel 2015: il 50% come rifiuti di vetro, il 15% come rifiuti plastici e il 6% come rifiuti metallici. Il 28%, costituito dagli scarti, è stato portato a smaltimento.

 

 

 


   

Gestione delle principali frazioni secche

[mostra dettagli]



 

Gestione delle principali frazioni secche 

 

Gestione dei Rifiuti Cellulosici (Carta e Cartone) anno 2015

 

Nel 2015 sono stati raccolti in Umbria quasi 55 mila tonnellate di rifiuti cellulosici (carta e cartone), quasi esclusivamente raccolte in modalità monomateriale.

Il 5% del rifiuto raccolto, proveniente dai comuni di ATI 3, è stato conferito direttamente alla Cartiera di Trevi appartenente al sistema COMIECO.

Il 77% dei rifiuti cellulosici raccolti è stato conferito a piattaforme COMIECO in Umbria, impianti di recupero autorizzati ad effettuare su questi rifiuti sia operazioni di recupero della sostanza organica (R3) sia la messa in riserva (R13). Presso questi impianti sono state effettuate operazioni di selezione e pressatura, dalle quali è stato prodotto materiale cartaceo end of waste per un quantitativo pari al 98% del rifiuto in ingresso.

Una parte del materiale in uscita come “non rifiuto”, pari al 10% del rifiuto raccolto, è stato conferito alla cartiera di Trevi, la parte rimanente a cartiere e impianti di recupero fuori regione non tutte appartenenti al Consorzio COMIECO.

Il 18% della carta raccolta, infine, è stato inviato ad altri impianti di recupero umbri esterni al Consorzio COMIECO e per i quali non si dispone dei dati di gestione.

Nonostante il primo conferimento di gran parte del rifiuto raccolto sia avvenuto presso impianti del Consorzio COMIECO, solo il 25% della carta raccolta nel 2015 ha completato la sua gestione in ambito COMIECO e ha pertanto usufruito dei corrispettivi. L’84% del rifiuto gestito in ambito COMIECO è relativo alla raccolta selettiva degli imballaggi cellulosici (cartone).

 

Impianti di prima destinazione dei rifiuti cellulosici

Tipo impianto

Impianto

Prov

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Cartiere

CARTIERE DI TREVI

PG

-

-

2.535

-

2.535

Recupero

COMIECO

BIONDI RECUPERI ECOL

PG

325

13.175

10

-

13.509

GESECO

PG

2.649

-

-

-

2.649

GRAZIANI GIOVANNI

PG

-

4.268

-

-

4.268

SPALLONI ECOSISTEMA

PG

-

437

3.899

-

4.336

TERENZI

PG

-

-

4.072

-

4.072

FERROCART

TR

-

-

12

12.678

12.691

CERRONI DINO

AR

618

-

-

-

618

Recupero extra COMIECO

ECOCASSIA

PG

2.459

230

-

-

2.689

F.LLI BALDINI

PG

-

7.366

-

-

7.366

PUNTO RECUPERI

PG

-

47

-

-

47

CASINI ELIO

AR

-

9

-

-

9

Totale (t)

6.051

25.533

10.528

12.678

54.790

dettaglio a scala comunale

 

 

 

 

Gestione del Vetro anno 2015

 

Nel 2015 sono state raccolte in Umbria circa 27 mila tonnellate di rifiuti di vetro, di cui più del 50% raccolti in modalità multimateriale, prevalentemente congiuntamente a metallo e plastica.

Gran parte del vetro raccolto monomaterialeè stato portato a gestione presso impianti di recupero del Consorzio COREVE, o per conferimento diretto o attraverso conferimenti intermedi presso impianti in cui il rifiuto è stato stoccato. In particolare il vetro monomateriale raccolto in ATI 2 e ATI 1 e conferito all’impianto di stoccaggio di Ponte Rio è stato portato a recupero presso LA REVET impianto di recupero COREVE in Toscana, quello raccolto in ATI 1 e ATI 3 e conferito rispettivamente agli impianti GESECO e CASONE è stato portato a recupero presso EURORECUPERI impianto di recupero COREVE umbro nel comune di Piegaro (che ha ricevuto anche tutto il rifiuto della raccolta in ATI 4 e gran parte di quello della raccoltain ATI 2), il rifiuto raccolto in ATI 3, infine, e conferito agli impianti SPALLONI e TERENZI è stato portato a recupero presso l’impianto EMILIANA ROTTAMI, altro impianto COREVE in Emilia Romagna.

 

Impianti di prima destinazione del vetro monomateriale

 

Tipo impianto

Impianto

Provincia

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

COREVE

Stoccaggio

PONTE RIO

PG

13

1.070

-

-

1.082

Trasferenza

COMUNE ASSISI

PG

-

51

-

-

51

Recupero

CASONE

PG

-

-

3.456

-

3.456

EURORECUPERI

PG

-

3.620

225

1.157

5.002

GESECO

PG

1.739

-

-

-

1.739

SPALLONI ECOSIST

PG

-

-

2

-

2

TERENZI

PG

-

-

148

-

148

EMILIANA ROTTAMI

MO

-

452

-

-

452

VETRECO

FR

-

657

165

-

822

Recupero

extra COREVE

MARINELLI

AR

292

-

-

-

292

ANDOLFI CIRO

FC

259

-

-

-

259

Totale (t)

2.302

5.849

3.996

1.157

13.304

dettaglio a scala comunale

 

Il vetro della raccolta multimateriale proviene da una prima fase di gestione consistente nella selezione in frazioni omogenee del rifiuto multimateriale. Come descritto nel report “Gestione rifiuti multimateriale”, in questa fase è andato “perso”, come scarto, il 26% del vetro teoricamente contenuto nel rifiuto multimateriale.

 

Vetro proveniente dalla selezione del rifiuto multimateriale

IMPIANTO RDM

Provincia

COREVE

Vetro teoricamente

contenuto nel RDM

Vetro a R

% R

frazione vetro

PONTE RIO SEL RDM (REVET)

PG

SI

7.916

5.499

69%

ECOGLASS

VI

SI

3.141

2.947

94%

ELCE SOCIETA' COOPERATIVA

VT

 

683

610

89%

MARINELLI

AR

 

1.173

1.104

94%

PONTE RIO SEL INDIFFERENZIATO

PG

 

876

-

0%

Totale (t)

13.790

10.160

74%

 

 

 

 

In base ai dati di gestione dei vari impianti che hanno ricevuto il vetro della raccolta differenziata del 2015 è stato possibile ricostruire che gran parte del vetro raccolto monomateriale è stato gestito presso l’impianto EURORECUPERI, centro di recupero COREVE che ha effettuato il recupero del vetro con una resa del 96%; il vetro recuperato (end of waste), un quantitativo pari al 36% del vetro raccolto nel 2015, è stato poi portato alla vetreria di Piegaro. Il resto del vetro della raccolta monomateriale è stato portato a centri di recupero fuori regione quasi tutti del Consorzio COREVE.

Il vetro proveniente dalla separazione della raccolta differenziata multimateriale è andato a centri di recupero fuori regione. In particolare il vetro in uscita dall’impianto di selezione RDM di Ponte Rio è andato a LA REVET, centro di recupero COREVE.

 

Complessivamente il 72% del vetro della raccolta differenziata del 2015 è stato gestito in ambito COREVE.

 

 

Gestione della Plastica anno 2015

 

In questo paragrafo viene presentato il ciclo di gestione dei rifiuti plastici raccolti in modalità mono e multimateriale, complessivamente poco più di 18 mila tonnellate, circa il 97% del legno della raccolta differenziata. La plastica raccolta multimateriale, per lo più congiuntamente a metallo e vetro, stimata in base alla composizione teorica del rifiuto costituisce da sola circa ¼ del totale dei rifiuti plastici.

Quasi tutta la plastica raccolta monomateriale è stata conferita a centri di compattazione COREPLA, impianti che effettuano operazioni di pre-pulizia (per ridurre la frazione estranea) e di pressatura, quasi tutti situati in Umbria. La percentuale media di scarto derivante da queste operazioni è stata pari al 23% del rifiuto trattato (17% dei rifiuti plastici complessivamente raccolti nel 2015). Il rifiuto in uscita, è stato mandato a centri di selezione COREPLA, tutti situati fuori regione.

 

Impianti di prima destinazione della plastica monomateriale

Tipo impianto

Impianto

Provincia

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

COREPLA

Recupero

PONTE RIO

PG

5

853

-

-

858

BIONDI RECUPERI ECOL

PG

-

1.572

1

-

1.573

ECOCASSIA

PG

955

229

-

-

1.184

GESECO

PG

1.262

-

-

-

1.262

GRAZIANI GIOVANNI

PG

-

1.665

-

-

1.665

SPALLONI ECOSISTEMA

PG

-

156

702

-

858

TERENZI

PG

-

-

2.109

-

2.109

FERROCART

TR

-

-

6

3.709

3.715

CERRONI DINO

AR

168

-

-

-

168

ELCE SOC. COOP.

VT

-

-

-

5

5

Recupero

extra COREPLA

F.LLI BALDINI

PG

-

7

-

-

7

PUNTO RECUPERI

PG

-

7

-

-

7

P.S. & C.

PG

-

19

-

-

19

Totale (t)

2.391

4.507

2.817

3.714

13.430

dettaglio a scala comunale

 

La plastica della raccolta multimateriale proviene da una prima fase di gestione consistente nella selezione in frazioni omogenee del rifiuto multimateriale.

Come descritto nel report “Gestione rifiuti multimateriale”, in questa fase è andato “perso”, come scarto, il 34% della plastica teoricamente contenuta nel rifiuto multimateriale (9% dei rifiuti plastici complessivamente raccolti nel 2015). La plastica in uscita dalla selezione è stata conferita agli stessi centri di compattazione COREPLA che hanno ricevuto la plastica della raccolta monomateriale.

 

Plastica proveniente dalla selezione del rifiuto multimateriale

IMPIANTO RDM

Provincia

COREPLA

Plastica teoricamente

contenuto nel RDM

Plastica a R

% R

PONTE RIO SEL RDM

PG

SI

3.045

2.064

68%

BIONDI RECUPERI ECOLOGIA

PG

SI

221

181

82%

ECOCASSIA

PG

SI

21

21

 

TERENZI

PG

SI

9

6

72%

FERROCART

TR

SI

588

441

75%

ELCE SOCIETA' COOPERATIVA

VT

SI

403

366

91%

PONTE RIO SEL INDIFFERENZIATO

PG

 

337

0

0%

Totale (t)

4.623

3.080

66%

 

 

Pertanto circa il 75% della plastica raccolta è stata portata a recupero a seguito delle operazioni di pre-pulizia e pressatura, quasi interamente (circa l’89%) a centri di selezione COREPLA, situati fuori regione.

In base ai dati forniti dal Consorzio è stato possibile ricostruire che del rifiuto plastico umbro conferito ai centri di selezione il 67%, separato per polimero, è stato avviato alla specifica filiera di riciclo (recupero di materia), il 32% a recupero energetico e l’1% a smaltimento.

In sintesi alla fine del ciclo di gestione il quantitativo di plastica gestita a riciclo costituisce il 50% dei rifiuti plastici della raccolta differenziata del 2015.

 

 

 

Gestione del Legno anno 2015

 

Nel 2015 sono state raccolte in Umbria circa 8.200 tonnellate di rifiuti di legno in modalità monomateriale, questi rifiuti costituiscono il 90% del legno della raccolta differenziata. La raccolta di questo rifiuto è stata effettuata in 51 comuni prevalentemente presso le isole ecologiche.

Tutto il legno raccolto, per la prima fase della sua gestione, è stato portato presso piattaforme delConsorzio RILEGNO situate quasi tutte in Umbria; è stato portato a piattaforme situate fuori regione solo una parte del legno raccolto in ATI 1 e pari a circa il 9% dei rifiuti legnosi della regione.

Presso le piattaforme i rifiuti legnosi sono stati sottoposti a operazioni di triturazione con l’obiettivo di ottenerne una riduzione volumetrica. Da questi impianti i rifiuti legnosi in uscita sono stati mandati a Riciclatori del Consorzio RILEGNO, prevalentemente a FRATI Luigiin Provincia di Mantova e NOVOLEGNO in Provincia di Avellino, impianti che effettuano operazioni di recupero di materia sull’intero quantitativo trattato.

 

Impianti di prima destinazione del legno 

Tipo impianto

Impianto

Prov.

ATI 1

ATI 2

ATI 3

ATI 4

Regione

Recupero
RILEGNO

BIONDI ECOLOGIA E SERVIZI

PG

-

794

-

-

794

BIONDI RECUPERIECOL.

PG

-

82

-

-

82

PONTE RIO

PG

144

2.601

38

-

2.783

SPALLONI ECOSISTEMA

PG

-

6

77

-

83

TERENZI

PG

-

-

1.523

-

1.523

FERROCART

TR

-

-

-

2.228

2.228

CERRONI DINO

AR

266

-

-

-

266

ECOCENTRO

PU

430

-

-

-

430

MARINELLI

AR

31

-

-

-

31

Totale (t)

871

3.483

1.638

2.228

8.220

dettaglio a scala comunale