Indagini sulle emissioni odorigene nella provincia di Terni

[Ultimo aggiornamento 13 giugno 2013]

Indagine olfattometrica Comune di Narni - aree industriali di Narni Scalo, Nera Montoro, San Liberato (2012)

Gli obiettivi della ricerca

Negli anni 2009 e 2010 Arpa Umbria ha svolto, in collaborazione con il Politecnico di Milano, una serie di indagini nelle zone industriali della Conca Ternana finalizzate ad individuare le principali fonti di emissioni odorigene, l'impatto che queste hanno sul territorio e la loro valutazione chimica e tossicologica. 
L'importanza di tali indagini - che hanno consentito di maturare un quadro conoscitivo più accurato della realtà industriale della Conca Ternana e della sua ricaduta in termini di impatto olfattivo, dando al contempo risposta alle istanze e alle segnalazioni della cittadinanza - ha portato Arpa e Provincia di Terni ad estendere tale esperienza avviando nel corso del 2012 un approfondito studio anche sul territorio narnese, in particolare nelle aree industriali di Narni Scalo, Nera Montoro e San Liberato.

Modalità della ricerca

L'indagine è stata realizzata con il supporto del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta" del Politecnico di Milano, in particolare del Laboratorio Olfattometrico, che dispone di attrezzature e tecnologie all'avanguardia nel settore dell'olfattometria dinamica.

In analogia con quanto realizzato per le ricerche condotte nella Conca Ternana, la ricerca è stata articolata in una serie di specifiche fasi operative, in particolare:

  • 1. Esecuzione di tavoli tecnici aziendali, necessari ad analizzare i cicli produttivi delle aziende del territorio individuate da Arpa come maggiormente significative in termini ambientali, identificare le possibili sorgenti di odore e definire quindi le emissioni (puntuali e areali) da campionare. Tale fase ha visto il coinvolgimento delle aziende della zona interessate dallo studio, in particolare: Adica, Alcantara (ciclo produttivo, depuratore e discarica), Bayer Material Science e Uniplast a Nera Montoro; Ondulit e SCB a San Liberato; Depuratore Narni Funaria, SGL Carbon e Tarkett a Narni Scalo.
  • 2. Realizzazione di sopralluoghi presso gli impianti, per la verifica in campo dei punti critici da analizzare individuati con le aziende e per una più accurata valutazione del grado di molestia ad essi associato.
  • 3. Esecuzione dell'indagine olfattometrica, attraverso il prelievo di campioni gassosi odorigeni dalle sorgenti di odore degli stabilimenti e la successiva determinazione della concentrazione di odore dei campioni mediante olfattometria dinamica (secondo la norma UNI EN 13725:2004), che ha permesso di determinare non solo la concentrazione di odore delle emissioni convogliate (principalmente i camini di espulsione) e delle sorgenti estese (le vasche di trattamento dei reflui), ma anche la portata di odore (ossia il prodotto fra concentrazione di odore e portata volumetrica emessa) di ciascuna delle sorgenti monitorate.
  • 4. Analisi dei risultati e definizione delle emissioni più significative, condotta attraverso l'applicazione di un modello matematico in grado di simulare, anche attraverso dati meteorologici e orografici, la dispersione delle emissioni di odore. Lo studio ha permesso di determinare quantitativamente l'impatto olfattivo delle emissioni degli stabilimenti nella zona al di fuori di essi. L'impatto olfattivo è stato confrontato con i valori-guida definiti dall'Agenzia Ambientale del Regno Unito.


I risultati

La ricerca ha mostrato che a Narni Scalo l'87,5% della portata odorigena è attribuibile alla SGL Carbon, il 12,2% alla Tarkett e lo 0,3% al depuratore Narni Funaria; a Nera Montoro e San Liberato la maggiore portata odorigena è attribuibile ad Alcantara per il 62,9%, seguita da SCB per il 22,9%, Ondulit per il 7%, Adica per il 5,2%, Uniplast per l'1,8% ed infine Bayer Material Science per lo 0,3%.

Dall'applicazione del modello di dispersione si evidenzia che l'impatto olfattivo degli impianti di Narni Scalo è piuttosto ridotto: le concentrazioni di picco dell'odore infatti non raggiungono valori elevati né nel caso di Tarkett né nel caso del depuratore; l'impatto rimane peraltro circoscritto alle aree immediatamente adiacenti agli impianti, senza interessare la porzione più ampia della popolazione.

Nella zona di Nera Montoro e San Liberato i maggiori responsabili dell'impatto olfattivo risultano essere il depuratore di Alcantara, che produce un impatto olfattivo importante su un'ampia zona circostante, e la SCB, sebbene nel caso di quest'ultima l'impatto sia limitato dalla bassa frequenza di funzionamento; l'analisi della direzione dei venti, tuttavia, evidenzia come tali impatti interessino in maggior misura aree del territorio scarsamente popolate.

 

 La campagna olfattometrica del Comune di Narni 
Slide della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 12 giugno 2013
 Relazione tecnica "Rilievi olfattometrici"
 Relazione tecnica "Studio di impatto mediante simulazione della dispersione atmosferica"
 Cartina Narni Scalo
 Cartina Nera Montoro-San Liberato

 

 

Relazione finale indagini odorigene 2009-2010

documento Acrobat Relazione finale indagini odorigene 2009 e 2010
Valutazione chimica e tossicologica di emissioni odorigene nella Conca Ternana 2009-2010



Indagine sulla tossicità delle emissioni odorigene della Conca Ternana (2010)


Gli obiettivi della ricerca

La valutazione chimica e tossicologica delle emissioni odorigene nella Conca Ternana, logica prosecuzione dell'indagine sulle emissioni odorigene svolta da Arpa Umbria nel 2009, frutto della collaborazione con il Laboratorio Olfattometrico del Politecnico di Milano e con il Dipartimento Ambiente e Salute dell'Istituto di ricerca "Mario Negri", volta a valutare la composizione chimica e l'eventuale tossicità delle emissioni di odore generate dalle principali attività industriali del territorio, già individuate nell'indagine dell'anno precedente, nell'ottica di approfondire le conoscenze sulla natura del fenomeno degli odori in città, fornire delle risposte alla popolazione e supporto tecnico-scientifico agli Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni ambientali.

Modalità della ricerca

Sulla base delle conoscenze acquisite nel corso dell'indagine olfattometrica del 2009 è stato possibile focalizzare le sorgenti di odore più impattanti e prelevare dei campioni di gas per la determinazione qualitativa e quantitativa dei composti in essi contenuti.
Le analisi chimiche, effettuate dal Laboratorio di Spettrometria di massa del "Mario Negri" con l'utilizzo di un gascromatografo/spettrometro di massa, hanno mostrato il tipo e la quantità di composti organici volatili (VOC) presenti nei campioni di gas prelevati, evidenziando una grande eterogeneità di sostanze.
Per valutare il rischio di tossicità associato ad ogni campione di gas (e quindi all'emissione da cui è stato prelevato), è stato utilizzato un parametro chiamato Indice di Rischio (Hazard Index, HI), dato dalla somma dei rapporti fra la concentrazione di ciascun composto e la sua RfC (Reference Concentration), cioè la concentrazione che può essere inalata nell'arco di una vita senza provocare rischi o effetti negativi sulla popolazione.
Questo indice HI tiene conto di tutte le sostanze presenti nel campione, e ogni sostanza pesa in base alla sua tossicità.Quindi, se un campione presenta un valore di HI < 1, significa che in quel campione ogni sostanza è presente a concentrazione inferiore rispetto alla sua RfC, e che sommando tutte le sostanze presenti rispetto alla loro RfC, il campione ha, in totale, una concentrazione di composti tossici inferiore al livello che può dare luogo ad un rischio per la salute umana.
Infine è  stato effettuato uno studio di modellazione della dispersione, per capire la ricaduta al suolo deIle sostanze odorigene.


I risultati

Dai risultati emerge che i campioni gassosi analizzati hanno tutti un HI < 1, ad eccezione di quelli prelevati sopra alcune vasche del depuratore Consorzio Polymer, sopra alcune vasche del depuratore comunale, in uscita al biofiltro dell'impianto di selezione RSU di ASM e sopra i cumuli di scorie dell'acciaieria.
Bisogna tenere presente che questi valori di HI sono relativi ai campioni prelevati alla sorgente di odore, e non rappresentano ciò che ricade al suolo e che può essere inalato dalla popolazione.
Al contrario, i campioni di aria ambiente prelevati nel contesto urbano (a Via I° Maggio, a Corso Tacito e presso la centralina di monitoraggio della qualità dell'aria di Prisciano) presentano valori di HI molto inferiori ad 1.
I risultati del modello di dispersione dell'HI mostrano come la ricaduta delle emissioni odorigene delle zone industriali sul territorio della città di Terni sia tale da dare luogo a livelli di HI massimi al suolo di oltre un ordine di grandezza inferiori rispetto ad 1. Pertanto la simulazione della dispersione delle emissioni delle sostanze ad effetto tossico evidenzia che la tossicità delle emissioni odorigene è inferiore a quella che si pensa possa dare luogo a rischi per le persone esposte.

documento Acrobat Sintesi e risultati
Indagine sulla tossicità delle emissioni odorigene della Conca Ternana
documento Acrobat Valutazione tossicità delle emissioni odorigene
Slide della conferenza stampa Slide della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 26 gennaio 2011
documento Acrobat Cartina Thyssen Krupp
documento Acrobat Cartina Polo chimico
documento Acrobat Cartina altri impianti

 

Indagine olfattometrica sulla Conca Ternana (2009)

Gli obiettivi della ricerca

Nel contesto delle collaborazioni, nel tempo sempre più numerose, che Arpa ha attivato con il mondo della ricerca, nel 2009 l'Agenzia si è rivolta al Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta" del Politecnico di Milano, ed in particolare al Laboratorio Olfattometrico, che dispone di attrezzature e tecnologie all'avanguardia nel settore dell'olfattometria dinamica, per determinare l'impatto olfattivo delle maggiori realtà industriali sul territorio della Conca Ternana.

Modalità della ricerca

  • 1) esecuzione di tavoli tecnici aziendali, al fine di analizzare i cicli produttivi delle Aziende del territorio maggiormente significative in termini ambientali, identificare le possibili sorgenti di odore e definire quindi le emissioni (puntuali e areali) da campionare;
  • 2) sopralluoghi presso gli impianti, per verificare quanto emerso dai tavoli tecnici aziendali e pianificare operativamente i campionamenti;
  • 3) esecuzione dell'indagine olfattometrica, consistente nel prelievo di campioni gassosi dalle sorgenti odorigene precedentemente individuate e nella successiva determinazione della concentrazione di odore conformemente alla norma UNI EN 13725:2004;
  • 4) analisi dei risultati e definizione delle emissioni più significative in termini di odore da considerare nel modello di dispersione;
  • 5) applicazione di un modello matematico di dispersione delle emissioni di odore, a partire dai dati ricavati nel corso dell'indagine olfatto metrica;
  • 6) presentazione dell'indagine e dei risultati al pubblico.

Le aziende che hanno preso parte a questo studio sono: Polo siderurgico ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni S.p.a.;Polo Chimico: Basell S.p.a., Meraklon S.p.a., Novamont S.p.a., Treofan S.p.a.; Polo energetico e rifiuti: A.S.M. S.p.a., Printer S.r.l., Terni En.A. S.p.a.; Depuratori acque reflue: Depuratore "Terni 1" gestito da A.S.M. S.p.a., Depuratore Consorzio Polymer, Depuratori IDAPIX e SIDA di TKL-AST S.p.a.; Mattatoio comunale gestito da Butcher Service S.r.l.

I risultati

La ricerca ha mostrato che il 51% della portata odorigena è attribuibile al polo siderurgico, il 29% proviene dal polo chimico e il 20% dal complesso degli altri impianti monitorati. Il modello matematico ha evidenziato che in ragione della tipologia di sorgenti emittenti, l'impatto generato dal 20% di quelli che abbiamo definito "altri impianti" ha un effetto pari a quel 51% prodotto dal polo siderurgico. La ricerca, seppure condotta su un numero abbastanza esiguo di casi ha mostrato una buona corrispondenza tra le segnalazioni dei cittadini e il modello matematico. Lo studio, oltre a fornire un quadro generale delle emissioni odorigene dei singoli stabilimenti, è riuscito anche a scomporre le singole fasi del ciclo produttivo permettendo così ad Arpa, di avere punti di riferimento più certi sia in fase di autorizzazione che di controllo.

documento Acrobat La campagna olfattometrica a Terni
Slide della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 7 ottobre 2009
documento Acrobat Cartina Thyssen Krupp
documento Acrobat Cartina Polo chimico
documento Acrobat Cartina altri impianti