Numerosi sono i rapporti di combinazione dell'azoto con l'ossigeno per formare una serie di ossidi che sono classificati in funzione dello stato di ossidazione dell'azoto.
NO Ossido di azoto.
N2O3 Triossido di azoto (Anidride nitrosa).
NO2 Biossido di azoto.
N2O4 Tetrossido di di azoto (Ipoazotide).
N2O5 Pentossido di di azoto (Anidride nitrica).
Le specie chimiche presenti in aria come inquinanti naturali ed antropogenici e che destano maggiori preoccupazioni in termini di inquinamento atmosferico, sono essenzialmente ossido e biossido di azoto (NO edNO2).
Il termine NOx indica la somma del monossido di azoto (NO) e del biossido di azoto (NO2). L'ossido di azoto è un inquinante primario che si forma generalmente dai processi di combustione ad alta temperatura; è un gas a tossicità limitata, al contrario del biossido di azoto. L' NO2 ha un odore forte, pungente, è irritante e di colore giallo-rosso.
È responsabile, con altri prodotti, del cosiddetto smog fotochimico, in quanto base per la produzione di una serie di inquinanti secondari pericolosi come l'ozono o l'acido nitrico. Contribuisce per circa un terzo alla formazione delle piogge acide.
Origine
Gli ossidi di azoto hanno origine naturale (eruzioni vulcaniche, incendi, processi biologici), ma soprattutto antropica con le combustioni ad alta temperatura, come quelle che avvengono all'interno delle camere di combustione dei motori degli autoveicoli. Altre fonti di ossidi di azoto sono gli le centrali termoelettriche e in genere tutti gli impianti di combustione di tipo industriale.
L'aumento del traffico veicolare degli ultimi anni ha generato un livello crescente delle concentrazioni di ossidi di azoto, specialmente nelle aree urbane. In caso di inquinamento fortuito da monossido di azoto, la concentrazione decade in 2-5 giorni, ma nel caso di emissioni continue (ad esempio in aree urbane a forte traffico veicolare), si assiste all'attivazione di un ciclo giornaliero che porta alla produzione di inquinanti secondari, quali il biossido di azoto. Il picco si registra nelle ore a traffico più intenso, per poi scendere nelle ore notturne.
Effetti sulla salute e sull'ambiente
Tra gli ossidi di azoto, solo l' NO2 ha rilevanza tossicologica: provoca irritazione della porzione distale dell'apparato respiratorio - con conseguente alterazione delle funzioni polmonari - bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare.
L' NO2 ha effetti minori di quelli generati dal biossido di zolfo, anche se può interferire con gli scambi gassosi a livello fogliare, provocando necrosi o clorosi. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e ha conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri.
Limiti Livelli di concentrazione stabiliti dal D.lgs. 155/2010
Inquinante
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Tipo protezione
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Indice statistico
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Unità di misura
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Soglia Allarme
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Limite
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Numero sup./anno
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Soglia val. sup.
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Soglia val. inf.
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livello
| sup./anno | livello |
sup./anno
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NOx
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vegetazione
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media annuale
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µg/m³
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30
|
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24
|
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19,5
|
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NO2
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salute umana
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media oraria
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µg/m³
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400 per 3h
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200
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18/anno
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140
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18/anno |
100
|
18/anno
|
|
salute umana
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media annuale
|
µg/m³
|
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40
|
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32
|
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26
|
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