
Il Progetto PRISMAS è strutturato operativamente nel Tavolo di Coordinamento delle Regioni Capofila (TRC) composto da un rappresentante del Ministero dell'Ambiente e dai Referenti SINA delle Regioni capofila di uno dei progetti interregionali PTTA 1994/1996. Il TRC è coordinato dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Piemonte, in qualità di Regione capofila per l'attuazione del SINA.
Il TRC ha il compito di svolgere un'azione di indirizzo e di coordinamento metodologico interprogettuale, con l'obiettivo di assicurare la congruenza e, dove possibile, l'integrazione tra i progetti. Tale azione, avviata dalla fase di progettazione esecutiva, continua anche nella fase realizzativa per offrire supporto alle necessità di coordinamento metodologico interprogettuale.
Nella fase realizzativa il TRC ha anche il compito di valutare gli eventuali adeguamenti al piano di progettazione esecutiva che, in corso d'opera, possono essere proposti dal Gruppo di Coordinamento del Progetto.
Il Gruppo di Coordinamento di Progetto (GCP) è composto dai referenti SINA delle Regioni Basilicata, Liguria, Piemonte ed Umbria e da uno o più delegati del Ministero dell'Ambiente. Il GCP è presieduto dal referente SINA della Regione dellUmbria in quanto capofila.
Il GCP svolge attività di indirizzo tecnico, monitoraggio quali-quantitativo, nonché di verifica dello sviluppo del progetto e assicura anche il necessario raccordo tra la Regione capofila e le Regioni partecipanti, nonché il coordinamento dei workpackages e delle attività a carico delle singole Regioni partner.
Per lo svolgimento della propria attività, il GCP si avvale della consulenza qualificata di riconosciuti esperti del settore come il Gruppo Scientifico costituito dai Proff. G.P.Beretta e G.Giuliano.
La struttura tecnica incaricata della realizzazione del Progetto è formata da un gruppo di Direttori Tecnici Regionali (DTR) nominati da ciascuna Regione partecipante.
Il Direttore Tecnico della Regione dellUmbria ha assunto il ruolo di Direttore Tecnico di Progetto (DTP) con compito di coordinamento tecnico generale ed in particolare per quanto riguarda la corretta esecuzione delle attività in termini di modalità di realizzazione, di rispondenza alle specifiche dei prodotti consegnati e di rispetto dei tempi previsti.
I DTR, ciascuno nellambito del territorio di competenza, sono incaricati della supervisione tecnica sulle attività svolte nell'ambito del Progetto, comprese le attività svolte da eventuali consulenti esterni o fornitori privati coinvolti dalla singola Regione partecipante.
La struttura operativa della Regione Basilicata
La Regione Basilicata con specifica Deliberazione di Giunta ha individuato un gruppo di lavoro con il compito di seguire gli aspetti tecnico gestionali del progetto PRISMAS.
Al fine di ottimizzare le fasi operative previste allinterno del sottoprogetto Regione Basilicata, si è ritenuto necessario avvalersi delle competenze disponibili presso lUniversità degli Studi della Basilicata, delle quali la Regione già si avvale nellambito di progetti inerenti il monitoraggio ambientale.
I termini della collaborazione tra Regione Basilicata e Dipartimento di Ingegneria e Fisica dellAmbiente dellUniversità degli Studi della Basilicata sono regolati da apposita convenzione che attribuisce allUniversità lespletamento delle seguenti attività:
a) individuazione punti di misura;
b) acquisizione apparecchiature di misura in sito;
c) esecuzione delle misure periodiche in sito ed in laboratorio;
d) organizzazione dei dati su supporto informatico;
e) allestimento ed organizzazione del Sistema Informativo Territoriale;
f) progettazione rete di monitoraggio;
g) avviamento del monitoraggio;
h) redazione dei rapporti tecnico scientifici intermedi e finali.
La Regione Basilicata risulta invece impegnata a garantire la gestione tecnico-amministrativa del progetto ed a fornire il supporto logistico per lo svolgimento delle attività previste.
La struttura operativa della Regione Liguria
La Regione Liguria al fine di disporre dei dati necessari per l'esercizio delle funzioni di pianificazione e gestione ambientale delle risorse idriche, ha istituito con L.R. n.431 del 16 agosto 1995, 'Osservatorio permanente dei corpi idrici.
L'Osservatorio si compone di stazioni di monitoraggio della qualità di acque superficiali e sotterranee, delle portate e dei parametri meteorologici che agiscono direttamente sul regime di deflusso; i dati rilevati sono trasmessi attraverso collegamenti telematici al centro regionale di raccolta ed elaborazione.
Il centro operativo dell'Osservatorio è situato presso la Azienda Mediterranea Gas e Acqua S.p.A. di Genova, che è stata prescelta dalla Regione per lattuazione del Progetto PRISMAS.
Il personale utilizzato per la gestione operativa dellOsservatorio, ed in parte del progetto, coinvolge le seguenti figure professionali:
· dirigente rappresentante dellAzienda Gestore;
· responsabile operativo, laureato in ingegneria;
· analista informatico laureato e sistemista/programmatore informatico diplomato, per la gestione del centro operativo controllo ( LIMS, SIRA, SCADA, LAN ) e del laboratorio cartografico/GIS;
· strumentista manutentore diplomato in chimica, operatore elettronico, idraulico e meccanico, per la gestione delle stazioni di monitoraggio periferiche;
· personale laureato/diplomato, per le analisi chimico/biologiche di laboratorio.
Il sottoprogetto ligure PRISMAS ha richiesto, per lo svolgimento di alcune attività specifiche, la collaborazione esterna di due geologi.
Le attrezzature facenti parte l'Osservatorio saranno trasferite nellimmediato futuro, secondo quanto disposto dalla L.R. 20 marzo 1998, n.11, all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure (ARPAL).
La struttura operativa della Regione Piemonte
La Regione Piemonte con le DD.G.R. n. 195 - 12982 del 14.10.1996, n. 32 -16153 del 27.01.1997 e n. 124 - 21609 del 04.08.1997, ha approvato il progetto interregionale Sorveglianza e monitoraggio delle acque sotterranee, denominato Progetto PRISMAS, finalizzato alla realizzazione di una rete di monitoraggio quali-quantitativa delle acque sotterranee. Il progetto, in particolare, prevede attività di studio del territorio, acquisto e messa in opera di strumentazioni, costruzione di stazioni di rilevamento, sperimentazione della trasmissione ed elaborazione dei dati.
Il coordinamento delle attività e dei diversi soggetti partecipanti al progetto è stata posta in capo alla Regione Piemonte - Settore Rilevamento, Controllo, Tutela e Risanamento delle acque, Disciplina degli scarichi nellambito della Direzione Pianificazione delle Risorse, ed è stato costituito un Comitato Tecnico-Scientifico al quale demandare gli opportuni approfondimenti del progetto ed il controllo delle fasi di realizzazione e dello stato di avanzamento dei lavori. Il Comitato è costituito da due rappresentanti regionali e da un rappresentante per ogni altro soggetto partecipante al progetto.
Per lo sviluppo delle attività previste dal progetto, con D.G.R. n. 32-16153 del 27.01.97, sono stati affidati incarichi di consulenza allAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte (ARPA) e allUniversità degli Studi di Torino (Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali).
In particolare il rapporto di consulenza instaurato con il Dipartimento di Scienze della Terra è finalizzato a definire complessivamente la struttura idrogeologica del sottosuolo nelle aree oggetto di indagine, ricercare i punti per la ricostruzione della modalità di flusso idrico sotterraneo e definire il chimismo delle acque sotterranee anche in rapporto a quelle superficiali, nonché progettare la gestione di una rete di monitoraggio delle acque sotterranee e individuare le aree di interesse ai fini idropotabili.
Al Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali è stato affidato il compito di definire la caratterizzazione chimica e mineralogica dei suoli più rappresentativi delle aree strategiche ai fini idropotabili e delle aree di salvaguardia, nonché predisporre schemi operativi di intervento tesi a razionalizzare le pratiche agronomiche.
Con lAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, Dipartimenti di Cuneo e Torino, è stato instaurato un rapporto di consulenza finalizzato alleffettuazione delle analisi chimiche dei campioni prelevati, nonché al supporto del personale regionale e degli enti di ricerca conferendo incarichi, finalizzati alla realizzazione delle attività progettuali, ad altro personale specializzato. A questo scopo lA.R.P.A. ha provveduto a stipulare 5 contratti a tempo determinato con 4 geologi ed 1 agronomo per il primo anno: negli anni successivi le collaborazioni saranno limitate a 2 geologi ed 1 agronomo.
La struttura operativa della Regione dellUmbria
I responsabili amministrativo e tecnico, sia del progetto regionale che di quello interregionale (in qualità di capofila), si sono fatti carico della gestione amministrativa e finanziaria, nonché della supervisione di tutte le fasi e realizzazioni effettuate direttamente o da soggetti incaricati.
La struttura di base messa in opera dalla regione ha previsto un totale di 8 operatori:
1. un dirigente regionale, responsabile amministrativo del progetto
2. un dirigente regionale, responsabile tecnico del progetto
3. un collaboratore geologo
4. un collaboratore informatico
5. due operatori di terreno per il laboratorio mobile
6. un tecnico esperto in reti di monitoraggio
7. un operatore GIS/cartografia.
La Regione ha realizzato accordi operativi con i Laboratori provinciali di Epidemiologia e Salute Pubblica (LESP), attualmente ARPA, per lesecuzione di analisi chimico-fisiche di laboratorio con frequenza stagionale per i parametri principali e semestrale od annuale per parametri specifici (inquinanti organici, metalli pesanti) per una durata di 3 anni.
Per la realizzazione e gestione delle stazioni automatiche sulle sorgenti sono stati coinvolti, dalla fase di progettazione, gli enti gestori per acquisire efficienza realizzativa ed operativa e garantire nel tempo la manutenzione ed il controllo della strumentazione.
Sono stati realizzati o sono in previsione n. 9 accordi di programma con le seguenti aziende:
-Consorzio Acquedotti di Perugia;
- ASM Foligno;
- ASEM Spoleto;
- ASM Terni;
- Comune di Orvieto
Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1960 del 23 dicembre 1999, lattività di conduzione del progetto PRISMAS, sia per la parte interregionale che per quella regionale, è stata trasferita allAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale dellUmbria.
Il dott. Marchetti, direttore Tecnico del Progetto, anche lui trasferito allARPA, rimane il referente del Progetto.
Qui di seguito si riporta lelenco dei partecipanti al progetto.
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ENTE
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FUNZIONE
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Dott.
Endro Martini
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Regione
Umbria
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Responsabile
Gruppo Coordinamento di Progetto
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Dott.
Giancarlo Marchetti
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Regione
Umbria/ARPA Umbria
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Direttore
Tecnico del Progetto Interregionale
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Dott.
Angiolo Martinelli
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Collaboratore
geologo
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Dott.
Sabrina Sonno
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Collaboratore
informatico
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Dott.
Francesco Frondini
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Collaboratore
lab. Mobile
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Dott.
Luca Peruzzi
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Collaboratore
lab. Mobile
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Dott.
Roberto Crea
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Collaboratore
GIS
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Dott.
Mirko Nucci
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Collaboratore
reti remote
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Prof.
Giampietro Beretta
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Università
di Torino
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Consulente
scientifico del progetto
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Dott.
Giuseppe Giuliano
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IRSA
CNR
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Consulente
scientifico del progetto
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Dott.
Mariano Tramutoli
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Regione
Basilicata
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Resp.
Coordinamento SINA Regione Basilicata
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Dott.
Nicola Vignola
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Regione
Basilicata
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Direttore
Tecnico Regionale
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Dott.
Arch. Antonio Trevisani
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Regione
Basilicata
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Coordinatore
attività operative
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Dott.
Ing. Michele Greco
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Dip.
Ingegneria e Fisica dellAmbiente, Università della Basilicata
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Dott.
Gianni Garaventa
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Regione
Liguria
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Resp.
Coordinamento SINA Regione Liguria
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Dott.Gianfranco
Benegiano
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Regione
Liguria
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Direttore
Tecnico Regionale
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Dott.
Anna Morgavi
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AMGA
Genova
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Dott.
Luigi Perasso
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Collaboratore
geologo
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Dott.
Federico Pittaluga
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Collaboratore
geologo
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Dott.
Giovanni Negro
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Regione
Piemonte
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Resp.
Coordinamento SINA Regione Piemonte
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Dott.
Maria Governa
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Regione
Piemonte
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Direttore
Tecnico Regionale (dal 99)
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Dott.
Guglielmo Filippini
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Regione
Piemonte
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Direttore
Tecnico Regionale (97-98)
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Dott.
Renzo Barberis
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ARPA
Piemonte
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