la produzione di rifiuti urbani in Umbria per l'anno 2018 (Dati commentati)

Produzione

La produzione di rifiuti urbani (RU) in Umbria nel 2018 è stata di circa 460,5 mila t. in aumento rispetto all'anno precedente.
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Produzione

 
 

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Produzione di rifiuti urbani in Umbria anno 2018

 

Dati a scala regionale e di sub-ambito

 

La produzione di rifiuti urbani (RU) in Umbria nel 2018 è stata di circa 460,5 mila t.

 
Complessivamente il rifiuto urbano anno 2018 è costituito da 292 mila t di rifiuti della raccolta differenziata (RD) e 168,5 mila tonnellate di rifiuti non differenziati (RND).
La produzione complessiva risulta in aumento rispetto all’anno precedente di circa 8,3 mila tonnellate effetto dell’incremento dei rifiuti della raccolta differenziata di 12,5 mila t accompagnata dalla riduzione del rifiuto non differenziato di 4,2 mila t. In termini percentuali l’incremento è stato pari al 1,8%.

 

 

Anno 2018

Confronto anno 2017

Popolazione residente

RU
Rifiuto Urbano
(t)

RD
Raccolta Differenziata
(t)

RND
Rifiuto Urbano escluso da RD
(t)

Rifiuto Urbano
(t)

Variazione %
RU

Regione

884.640  

460.523 

              291.997  

              168.526  

            452.245 

+1,8%

SubAmb 1

130.691  

                   66.205  

                39.006

                27.199

 64.563  

+2,5%

SubAmb 2

371.374  

202.777  

              131.592

                71.185  

 200.084  

+1,4%

SubAmb 3

157.913  

                   87.359  

                45.789 

                41.570  

 85.333  

+2,4%

SubAmb 4

224.662  

104.182  

                75.610 

                28.572  

 102.265  

+1,9%

L’incremento registrato nel 2018 interrompe il trend generale di riduzione della produzione dei rifiuti che era iniziato a partire dal 2010. 

La produzione di rifiuti urbani nel 2018 è inferiore a quella del 2010 di circa 88 mila tonnellate. Come si osserva dal grafico, nel periodo 2010-2018 la riduzione del rifiuto urbano complessivo è il risultato della riduzione dei rifiuti non differenziati di 200 mila tonnellate accompagnata dall’incremento dei rifiuti della raccolta differenziata di 112 mila tonnellate. 

 

Biennio

Variazione RU

2009 - 2010

+ 10 mila t

2010 - 2011

- 35 mila t

2011 - 2012

- 10 mila t

2012 - 2013

- 17 mila t

2013 - 2014

- 3 mila t

2014 - 2015

- 14 mila t

2015 - 2016

+0,6 mila t

2016 – 2017

- 19 mila t

2017 – 2018

+ 8 mila t

Espressa in pro capite, la produzione media regionale nel 2018 sale a 521 kg/res, superiore di 12 kg/res rispetto all’anno precedente. Il confronto del dato umbro con i valori medi nazionali anno 2017 (ultimo dato oggi disponibile) mostra come la produzione pro capite dei rifiuti in Umbria sia inferiore alla produzione media delle regioni del Centro Italia ma superiore sia alla media nazionale, che si mantiene sotto il tetto dei 500 kg/res a partire dal 2013, sia a quella delle regioni del Nord e del Sud Italia.

 
Rispetto al 2017, aumenta la produzione pro capite media di tutti e quattro i sub-ambiti, da un incremento minimo di +9 kg/res dell’area del sub-ambito 2 a quelli massimi di +15 kg/res delle aree dei sub-ambiti 1 e 3.

 
La produzione pro capite minore rimane quella del sub-ambito 4 che, nonostante un incremento di 11 kg/res rispetto al 2017, nel 2018 è inferiore alla media regionale di 57 kg/res. Superiori alla media regionale sono invece le produzioni pro capite dell’area del sub-ambito 3 e sub-ambito 2.

 
Se consideriamo la produzione pro capite separatamente tra rifiuti della raccolta differenziata (RD) e rifiuti non differenziati (RND), il rifiuto urbano nel 2018 si compone di 330 kg/res di rifiuti della raccolta differenziata e 191 kg/res di rifiuti non differenziati. A scala di sub-ambito spicca il dato dell’area del sub-ambito 4 che si distingue per un valore pro capite medio dei rifiuti non differenziati di 127 kg/res, molto inferiore al dato medio regionale. Più del doppio il valore medio per il sub-ambito 3 che presenta produzione pro capite di rifiuti non differenziati superiore alla media regionale di 72 kg/res.

 

 

 

 

 

Anno 2018

Confronto anno 2017

Popolazione residente

RU
pro-capite
(kg/res)

RD
pro-capite
(kg/res)

RND
pro-capite
(kg/res)

RU

pro-capite

(kg/res)

Variazione %
RU pro capite

Regione

884.640  

521

330

191

509

+2,3%

SubAmb 1

130.691  

507

299

208

491

+3,1%

SubAmb 2

371.374  

546

354

192

537

+1,7%

SubAmb 3

157.913  

553

290

263

538

+2,9%

SubAmb 4

224.662  

464

337

127

452

+2,5%


 

Dati a scala comunale

 

Nel 2018 ancora 30 comuni umbri presentano produzione pro capite di rifiuti totali superiore a 500 kg/res:

  • 3 nell’area del sub-ambito 1, tutti con popolazione superiore a 10 mila abitanti: Città di Castello, Umbertide, San Giustino.
  • 10 nell’area del sub-ambito 2, tra cui il capoluogo Perugia, Assisi, Bastia Umbra, Castiglion del Lago, Corciano e Magione. Tra i comuni minori, Passignano sul Trasimeno presenta la produzione pro capite più alta dell’area: 620 kg/res.
  • 15 nell’area del sub-ambito 3, tra cui Foligno e Spoleto. Tra i comuni minori Campello sul Clitunno presenta la produzione pro capite più alta della regione, 727 kg/res, altri tre comuni tra cui Trevi presentano produzioni pro capite superiori a 600 kg/res.
  • 2 nell’area del sub-ambito 4, tra cui Orvieto.

Considerando che il primo obiettivo della buona gestione dei rifiuti urbani è la riduzione della produzione dei rifiuti non differenziati e destinati allo smaltimento, che in Umbria significa conferimento in discarica, è interessante andare a vedere il valore della produzione pro capite di questi rifiuti nelle varie parti del territorio.
Nel 2018 presentano produzioni pro capite di rifiuti non differenziati minore di 150 kg/res 39 comuni, mentre 22 comuni, prevalentemente dell’area del sub-ambito 3, presentano ancora produzioni superiori a 250 kg/res.

 

La maggior parte dei comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti presentano produzioni pro capite di rifiuti non differenziati comprese tra 150 e 250 kg/res. Presentano produzione pro capite inferiore a 150 kg/res 4 comuni principali: Todi nel sub-ambito 2, Amelia, Narni e Terni nel sub-ambito 4. Hanno invece produzioni pro capite superiore a 250 kg/res 2 comuni principali: San Giustino nel sub-ambito 1 e Spoleto nel sub-ambito 3.
Tra i comuni minori dell’area del sub-ambito 1 hanno produzione pro capite superiore a 250 kg/res 3 comuni con il massimo di 323 kg/res di Scheggia, comune caratterizzato da basso livello di raccolta differenziata.
Tutti i comuni minori dell’area del sub-ambito 2 hanno produzione pro capite inferiore a 250 kg/res con l’unica eccezione di Tuoro sul Trasimeno (265 kg/res). Nell’area il comune di Bettona ha produzione pro capite di 87 kg/res, una delle più basse della regione.
Quasi tutti i comuni minori dell’area del sub-ambito 3 presentano produzione pro capite superiore a 250 kg/res, con valori massimi per alcuni comuni dell’alta Valnerina caratterizzati da bassi livelli di raccolta differenziata. Fanno eccezione i comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria la cui produzione pro capite di rifiuti non differenziati è inferiore a 150 kg/res.
Tutti i comuni minori dell’area del sub-ambito 4 hanno produzione pro capite inferiore a 150 kg/res con l’unica eccezione di Fabro che supera di poco la soglia (162 kg/res). Nell’area si osservano le produzioni pro capite di rifiuti non differenziati più basse della regione, con il minimo di Calvi dell’Umbria (75 kg/res)

 

 

 

Comuni del Sub-ambito 1

 

Comuni del Sub-ambito 2

 

 

Comuni del Sub-ambito 3

 

Comuni del Sub-ambito 4

 

 

 


Percentuale raccolta differenziata


Nel 2018 la percentuale di raccolta differenziata in Umbria raggiunge il 63,4%, con un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente.
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Percentuale raccolta differenziata

 

 

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Percentuale raccolta differenziata in Umbria anno 2018

 

Dati a scala regionale e di sub-ambito

Nel 2018 la percentuale di raccolta differenziata in Umbria raggiunge 63,4% con un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Nei quattro sub-ambiti si osservano rispetto al 2017 incrementi molto simili tra loro: da un massimo di +1,9 punti percentuali dell’area del sub-ambito 2 a un minimo di 1,3 punti percentuali dell’area del sub-ambito 4. Rimangono pertanto sostanzialmente invariate le differenze di livello di percentuale di raccolta differenziata tra le 4 aree osservate sui dati 2017. 

 
L’area del sub-ambito 4, con un incremento di 1,3 punti percentuali, raggiunge 72,6% e centra l’obiettivo 2018.
L’area del sub-ambito 2 mostra un incremento di 1,9 punti percentuali e si ferma immediatamente sotto la soglia del 65% (64,9%).
Ancora molto distanti dalle due soglie obiettivo i livelli di raccolta differenziata delle aree del sub-ambito 1 (58,9%) e del sub-ambito 3 (52,4%).

 

 

 

Percentuale RD anno 2018

Confronto anno 2017

%RD

N comuni

60%-65%

N comuni

65%-72,3%

N comuni

> 72,3%

%RD

Variazione

%RD

Regione

63,4%

15

32

15

61,8%

+1,6%

SubAmb 1

58,9%

3

3

-

57,5%

+1,4%

SubAmb 2

64,9%

9

8

2

63,0%

+1,9%

SubAmb 3

52,4%

2

3

-

50,9%

+1,5%

SubAmb 4

72,6%

1

18

13

71,3%

+1,3%

L’andamento della percentuale di raccolta differenziata nel periodo 2009-2018 mostra due fasi di crescita dell’indicatore. La prima fase si è verificata nel triennio 2011-2013, periodo in cui a fare da traino del dato regionale è stata essenzialmente l’area del sub-ambito 2 che in tre anni ha incrementato la sua percentuale RD di più di 20 punti percentuali per effetto della progressiva diffusione in questa zona del territorio regionale del sistema di raccolta domiciliare. 

La seconda fase si è verificata invece nell’ultimo triennio. Per il biennio 2016-2017 a fare da traino è stata l’area del sub-ambito 4 dove a partire dall’estate 2015 è stato progressivamente attivato sul territorio il nuovo modello di raccolta che prevede la raccolta porta a porta di tutte le principali frazioni. In questi due anni il dato medio dell’area è aumentato di più di 30 punti percentuali mentre nel resto del territorio gli incrementi sono stati molto più modesti. Nel 2018, come già descritto, l’incremento, pur modesto, è stato omogeneo.

 

 

A gennaio del 2016 la Regione Umbria ha emanato la DGR 34 con la quale dettava misure per accelerare l’incremento della RD: ridefiniva gli obiettivi di percentuale di raccolta differenziata e individuava, come strumenti principali per il conseguimento degli obiettivi, la riorganizzazione della raccolta secondo il modello porta a porta e il passaggio alla tariffazione puntuale.
L’andamento trimestrale della percentuale di raccolta differenziata a scala regionale e di sub-ambito a partire dal primo trimestre 2015 consente di evidenziare le dinamiche intercorse nell’ultimo triennio.


 

 

L’andamento degli indicatori a scala trimestrale evidenzia:

  • L’indicatore a scala regionale mostra un sensibile trend di crescita che inizia a fine 2015 e si esaurisce a fine 2016. Dal primo trimestre 2017 al primo trimestre 2018 aumenta di appena un punto percentuale. Ricomincia a crescere in modo più sensibile nel secondo semestre 2018.
  • Il dato dell’area del sub-ambito 1 presenta un significativo trend di crescita nel 2016 che si esaurisce nel primo trimestre del 2017, durante l’anno rimane praticamente fermo e ricomincia a crescere con trend debole nel 2018 fino a raggiungere la soglia del 60%.
  • Il dato dell’area del sub-ambito 2 mostra una modesta crescita nel 2015 e appena sensibile nel 2016. Dall’ultimo trimestre 2016 fino al primo trimestre 2018 la percentuale di RD dell’area rimane ferma intorno al valore del 63%. Ricomincia a crescere in modo sensibile nel secondo semestre 2018.
  • Il dato dell’area del sub-ambito 3 mostra una debole crescita nel 2015 e nel 2016. Dall’ultimo trimestre 2016 fino al 2 trimestre 2018 non mostra nessuna dinamica, e la percentuale di RD dell’area rimane ferma intorno al valore di 51%. Nel secondo semestre dell’anno ricomincia a crescere in modo sensibile.
  • Il dato dell’area del sub-ambito 4 mostra un fortissimo trend di crescita dall’ultimo trimestre 2015 fino al primo trimestre 2017 portandosi a valori molto alti di percentuale RD (intorno al 70%) poi il trend si attenua. Nel secondo trimestre 2018 supera la soglia obiettivo di 72,3%.

 

 

Dati a scala comunale

Solo 15 comuni centrano l’obiettivo del 72,3% individuato dalla normativa regionale per l’anno 2018:

  • Due piccoli comuni nell’area del sub-ambito 2 ambedue con gestore operativo della raccolta GESENU: Bettona e Torgiano.
  • Gli 8 comuni nell’area del sub-ambito 4 con gestore operativo della raccolta ASM: i due comuni principali Terni (74,3%) e Narni (73,5%), e i comuni minori Arrone, Calvi, Ferentillo, Montefranco, Otricoli, Polino. Tra questi Otricoli raggiunge la percentuale di 81,5%, valore più alto di tutta la regione.
  • 5 comuni minori con gestore operativo COSPTECNOSERVICE sempre nell’area del sub-ambito 4: Attigliano, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Penna in Teverina e Porano.

Raggiungono livelli di percentuale di raccolta differenziata superiori a 65% altri 32 comuni:

  • 3 nell’area del sub-ambito 1 tra cui Gualdo Tadino (67,2%, gestore ESA) e Umbertide (68,7%, gestore GESENU).
  • 8 comuni nell’area del sub-ambito 2 tra cui Assisi (71%, gestore operativo della raccolta ECOCAVE), Todi e Bastia (rispettivamente 70,8% e 70,5%, gestore operativo della raccolta GESENU) e Marsciano (67,1%, gestore operativo SIA).
  • 3 comuni minori dell’area del sub-ambito 3.
  • 18 comuni nell’area del sub-ambito 4 tra cui Amelia e Orvieto (rispettivamente 70,5% e 68,7%, gestore operativo COSPTECNOSERVICE).

Anche nel 2018 sono 49 i comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata, soglia obiettivo individuata dalla normativa nazionale e per la quale la normativa regionale aveva stabilito l’orizzonte temporale del 2017. Tra questi c’è il comune di Fratta Todina, comune che aveva centrato l’obiettivo nel 2017, a causa di un calo dell’indicatore di 3 punti percentuale.
I comuni con percentuale di raccolta differenziata inferiore al 65% sono così distribuiti:

  • 11 nell’area del sub-ambito 1. Tra questi Città di Castello che si ferma poco sopra il 61%, Gubbio sotto al 54% e San Giustino, solo 46%, livello di percentuale più bassa tra i comuni con più di 10 mila abitanti. Nell’area altri 3 comuni presentano ancora percentuali di RD inferiori a 50%.
  • 14 comuni nell’area del sub-ambito 2. Tra questi c’è Perugia che si ferma subito al di sotto della soglia (64,4%) e i tre comuni con più di 10 mila abitanti dell’area del Trasimeno con gestore operativo TSA: Corciano (60,8), Castiglion del Lago (58,9%) e Magione (55,1%).
  • 19 comuni nell’area del sub-ambito 3. Tra questi ci sono sia Foligno (61,7%) sia Spoleto (47,8%). Tra i comuni minori presentano ancora percentuali RD molto bassi 15 comuni, frequentemente inferiori al 30%.
  • 1 comune minore nell’area del sub-ambito 4.

 

Comuni del sub-ambito 1

Comuni del sub-ambito 2 

 

Comuni del sub-ambito 3 

 

Comuni del sub-ambito 4

 

 

 

 

 

 

 


Composizione della raccolta differenziata
 

La raccolta differenziata nel 2018 è costituita da quasi 292 mila tonnellate di rifiuti ed è costituita per Il 42% dalle frazioni umide e per il 47% circa dalle principali frazioni secche (carta, vetro, plastica, metalli e legno)
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Composizione della raccolta differenziata

 

  

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La raccolta differenziata nel 2018, a valle delle operazioni di separazione dei rifiuti costituiti da più materiali all’atto della raccolta, ha la seguente composizione merceologica:

  • Il 42% (circa 124 mila t) è costituito dalle frazioni umide (frazione organica), la percentuale sale a 46% nell’area del sub-ambito 1.
  • Il 47% è costituito dalle principali frazioni secche che vengono considerate nel calcolo dell’indice di riciclo:
    • frazione cellulosica (quasi 59 mila t), il 20% della raccolta differenziata totale, percentuale che sale nell’area del sub-ambito 3 a 25% e scende nell’area del sub-ambito 1 a 17%;
    • vetro (quasi 31 mila t), l’11% della raccolta differenziata totale;
    • plastica (più di 27 mila t), il 9% della raccolta differenziata totale, percentuale che sale a 13% nell’area del sub-ambito 4;
    • legno (più di 13 mila t), il 5% della raccolta differenziata totale, percentuale che sale a 6% nell’area del sub-ambito 3;
    • metallo (più di 7 mila t), il 2% della raccolta differenziata totale.
  • L’8% (quasi 22 mila t) è costituito da inerti, percentuale che sale al 10% nell’area del sub-ambito 2.
  • Il 2% (4,5 mila t) è costituito da RAEE, di questi il 55% (2,5 mila t) è costituito da rifiuti pericolosi.
  • Meno dell’1% (quasi 3 mila t) è costituita da rifiuti tessili.

Trascurabile in peso le raccolte selettive di rifiuti pericolosi e non pericolosi, raccolte importanti sotto il profilo ambientale.

 

 

 

Tot RD

(t)

Tot RD non P (t)

Tot RD P

(t)

Frazioni merceologiche RD (t)

Organica

Carta

Vetro

Plastica

Metallo

Legno

RAEE

Tessile

Inerti

Altro RD

Regione

291.997  

289.214

2.782

124.032  

58.921  

30.518  

27.212  

7.196  

13.453  

2.743  

4.481  

21.841  

1.600  

SubAmb 1

39.006  

38.593

413

17.808  

6.582  

4.474  

3.842  

809  

1.559  

543  

611  

2.425  

353  

SubAmb 2

131.592  

130.521

1.071

56.259  

26.266  

13.565  

9.922  

3.344  

5.713  

1.327  

1.751  

12.768  

677  

SubAmb 3

45.789  

45.288

501

18.773  

11.430  

4.668  

3.716  

679  

2.848  

276  

820  

2.292  

286  

SubAmb 4

75.610  

74.812

798

31.193  

14.643  

7.812  

9.732  

2.363  

3.332  

596  

1.299  

4.355  

284  

Frazione organica

Nel 2018 la frazione organica complessiva è pari a 124 mila tonnellate (140 kg/res) di cui 88,8 mila tonnellate di umido della raccolta differenziata (100 kg/res), 21,2 mila tonnellate di verde (24 kg/res), 12,7 mila tonnellate di organico stimato in base al numero di composter (15 kg/res), e 1,3 mila tonnellate di frazione organica derivante dalla selezione dello spazzamento stradale. A scala comunale, il valore pro capite massimo è quello del comune di Assisi (201 kg/res) che presenta anche il più alto pro capite del rifiuto umido raccolto (157 kg/res). Poco inferiore il pro capite della frazione organica di Passignano sul Trasimeno dove la raccolta del rifiuto umido è inferiore a 100 kg/res ma è molto elevato il pro capite del rifiuto verde. Altri 4 comuni hanno pro capite superiori a 180 kg/res sempre associati a elevati valori del verde.

La raccolta dell’umido è stata effettuata in 83 comuni, in 43 di questi con quantitativi pro capite superiori a 100 kg/res. Viene effettuata:

  • In tutti i comuni dell’area del sub-ambito 1 con valori pro capite molto variabili. 
  • In tutti i comuni dell’area del sub-ambito 2 con valori pro capite sempre piuttosto elevati.
  • In 13 dei 22 comuni dell’area del sub-ambito 3 con valori pro capite molto variabili dal minimo; non viene effettuata in 9 comuni dell’alta Valnerina.
  • In tutti i comuni dell’area del sub-ambito 4 con valori pro capite sempre piuttosto elevati.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Umido

Verde

Auto compost

Da

Spazza

mento

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

124.032  

140  

             100  

24  

15  

1  

133

+7

SubAmb 1

17.808  

136  

              84  

32  

17  

3  

129

+7

SubAmb 2

56.259  

151  

             111  

25  

14  

1  

145

+6

SubAmb 3

18.773  

119  

              78  

18  

20  

3  

115

+4

SubAmb 4

31.193  

139  

             108  

21  

10  

-    

129

+9

Il quantitativo di frazione organica aumenta rispetto all’anno precedente di circa 5,5 mila tonnellate, incremento che espresso in pro capite è pari a 7 kg/res. I dati a scala di sub-ambito mostrano che in tutto il territorio sono aumentati i quantitativi raccolti: dall’incremento maggiore pari a +9 kg/res nell’area del sub-ambito 4 a quello minore di +4 kg/res nell’area del sub-ambito 3.

 

 

Principali frazioni secche della Raccolta Differenziata: carta, vetro, plastica, metalli e legno.

I quantitativi di rifiuti delle principali frazioni secche della raccolta differenziata, sono somma di varie componenti: i rifiuti delle raccolte monomateriali, quelli delle raccolte multimateriali (o congiunte) e quelli che derivano da operazioni di selezione e cernita di rifiuti composti da più frazioni non separabili all’atto della raccolta, ad esempio i rifiuti ingombranti e lo spazzamento stradale.

Nel 2018 in Umbria sono state effettuate le seguenti tipologie di raccolta multimateriale (o congiunte):

  • Vetro con plastica e metallo sistema di raccolta diffuso sia nell’area del sub-ambito 1 (nei comuni in cui gestore è SOGEPU e GESENU), sia nell’area del sub-ambito 2 (nei comuni in cui il gestore è GESENU).
  • Vetro con metallo raccolto nel comune di Gubbio.
  • Plastica con metallo raccolto in tutti i comuni del sub-ambito 4;
  • Vetro con plastica, metallo, carta e legno raccolto solo su utenze non domestiche nell’area del sub-ambito 2, nello specifico nel comune di Perugia e in alcuni comuni in cui il gestore è SIA.

La composizione merceologica dei rifiuti multimateriali raccolti viene stimata in base ai dati di gestione degli impianti che ne effettuano la separazione in frazioni merceologiche omogenee ciascuna delle quali viene successivamente avviata alla specifica filiera di recupero.
I rifiuti da spazzamento stradale vengono raccolti in 53 comuni e sono costituiti prevalentemente da inerti. Dopo la raccolta sono stati portati presso impianti di recupero che, attraverso processi di vagliatura e lavaggio, separano gli inerti (di varie granulometrie) da materiale organico (fogliame), fanghi e eventuali rifiuti misti (metalli, plastiche). In base ai dati di gestione di questi impianti i quantitativi di rifiuti da spazzamento stradale sono stati suddivisi in frazioni omogenee.
I rifiuti ingombranti sono stati raccolti in 85 comuni. Dopo la raccolta sono stati portati presso impianti che hanno effettuato operazioni di cernita/selezione finalizzate a separare dal rifiuto ingombrante porzioni di materiali merceologicamente omogenei (legno, metallo, plastica…). I quantitativi di materiali così separati, e avviati separatamente a operazioni di recupero, sono stati inseriti nel computo della raccolta differenziata. L’efficacia delle operazioni di cernita/selezione dipende in parte dalla composizione effettiva del rifiuto raccolto ma in misura maggiore dalla efficienza dell’impianto.

 

Frazione cellulosica (carta e cartone)

Nel 2018 sono state raccolte 59 mila tonnellate (67 kg/res) di rifiuti cellulosici (carta, cartone, tetrapak), 1,6 mila t in più rispetto all’anno precedente. Quasi l’intero quantitativo proviene dalla raccolta monomateriale di carta e cartone o di solo cartone effettuata con contenitori PaP o stradali o presso le isole ecologiche. Un modesto quantitativo viene dalla raccolta multimateriale effettuata presso le aziende del territorio (rifiuti assimilati) in alcuni comuni del sub-ambito 2 e uno ancora più modesto dalle operazioni di selezione dello spazzamento stradale. Infine un quantitativo non significativo a scala regionale è costituito dalla raccolta del tetrapak effettuata nei comuni dell’area del Trasimeno da TSA.

 
A scala territoriale si osserva come si discosti dal resto della regione la raccolta pro capite media dell’area del sub-ambito 1, che risulta essere decisamente più bassa.
La raccolta della carta viene effettuata in 90 dei 92 comuni umbri. Non viene effettuata nel comune di Monteleone di Spoleto e di Poggiodomo, unico comune umbro a non aver adottato alcun sistema di raccolta differenziata. 

 
A scala comunale spicca il valore pro capite del comune di Trevi nell’area del sub-ambito 3: ben 211 kg/res di rifiuti cellulosici, più di 3 volte il valore medio regionale. Come evidenziato per gli anni precedenti, un tale livello di raccolta denuncia un’assimilazione eccessiva di rifiuti di provenienza extradomestica in un territorio caratterizzato dalla presenza di un’importante cartiera.

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Mono

150101

Mono

200101

Tetra

pak

Multi

Da CER 200303

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

 58.921  

67  

22  

44  

0,02  

0,7  

0,1

65

+ 2

SubAmb 1

 6.582  

50  

10  

40  

-    

-    

0,1

48  

+ 2

SubAmb 2

 26.266  

71  

28  

41  

0,04  

1,5  

0,2

68 

+ 3

SubAmb 3

 11.430  

72  

33  

39  

-    

-    

0,03

67

+ 5

SubAmb 4

 14.643  

65  

10  

55  

-    

-    

0,03

 67

+ 5

Rispetto all’anno precedente l’incremento maggiore è proprio dell’area del sub-ambito 3, che mostra un incremento medio di +5 kg/res. 

 

Frazione vetro

Nel 2018 sono state raccolte 30,5 mila tonnellate di rifiuti vetrosi (34 kg/res), 1,7 mila t in più rispetto all’anno precedente. Il 71% dei rifiuti raccolti proviene da raccolta monomateriale e la parte rimanente da raccolte multimateriali. Il vetro viene ancora raccolto in modalità multimateriale nelle aree del sub-ambito 1 e del sub-ambito 2 secondo le modalità sopra descritte. 

La raccolta del vetro nel 2018 è stata effettuata in 90 dei 92 comuni umbri. Oltre che a Poggiodomo, unico comune umbro a non aver adottato alcun sistema di raccolta differenziata, non viene dichiarata nel comune di Vallo di Nera, comune in cui veniva effettuata negli anni precedenti.
I valori pro capite a scala comunale variano molto: da valori minimi inferiori a 20 kg/res a valori massimi superiori a 50 kg/res.


 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Mono

Multi
CER 150106

Multi
CER 150107

Totale

(kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

30.518  

                      34  

              24  

9  

1  

                 32

+2  

SubAmb 1

4.474  

                      34  

              10  

16  

8  

                 32

+2  

SubAmb 2

13.565  

                      37  

              22  

15  

-    

                 34

+3  

SubAmb 3

4.668  

                      30  

              30  

-    

-    

                 28

+2  

SubAmb 4

7.812  

                      35  

              35  

-    

-    

                 33

+2  

Il confronto con l’anno precedente evidenzia un generale modesto incremento della raccolta pro capite.

 

Frazione plastica

Nel 2018 sono state raccolte 27,2 mila tonnellate di rifiuti plastici (31 kg/res), 1,3 t in più rispetto all’anno precedente. Il 47% dei rifiuti raccolti proviene da raccolta monomateriale, il 33% da raccolte multimateriali “leggere”, ovvero raccolte congiunte di plastica e metallo effettuate nei comuni del sub-ambito 4 e nel comune di Bastia nel sub-ambito 2, il 17% da raccolte multimateriali “pesanti” (plastica e metallo con vetro e più raramente anche con carta e legno) diffuse nelle aree dei sub-ambiti 1 e 2, il 3% infine è costituito dai rifiuti plastici derivanti dalla separazione di rifiuti ingombranti. 

La raccolta della plastica è stata effettuata in 90 dei 92 comuni umbri: non viene effettuata nei comuni di Poggiodomo e Monteleone di Spoleto.
A scala di sub-ambito, presenta il pro capite medio più alto l’area del sub-ambito 4, dove tutti i comuni hanno raccolte pro capite superiori alla media regionale, frequentemente superiori a 40 kg/res.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Mono

Multi
P+M

Multi
P+V+M
P+V+M+C+L

Da Ingombranti

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

27.212  

31  

                15

10

5

               1

29

+2  

SubAmb 1

3.842  

29  

                24

-  

4

               0,8

29

-  

SubAmb 2

9.922  

27  

                14

1,3

11

               0,2

25

+2  

SubAmb 3

3.716  

24  

                23

-  

-  

               1,2

22

+2  

SubAmb 4

9.732  

43  

                  3

38

-  

                  2

42

+1  

Il confronto con l’anno precedente evidenzia un modesto incremento della raccolta pro capite a scala regionale e nelle aree dei sub-ambiti 2, 3 e 4.

 

 

Frazione metallo

Nel 2018 sono state raccolte 7,2 mila tonnellate di rifiuti metallici (8 kg/res), 618 t in più rispetto all’anno precedente. Il 43% dei rifiuti raccolti proviene da raccolta monomateriale effettuata prevalentemente presso le isole ecologiche, il 21% da raccolte multimateriali “leggere”, ovvero raccolte congiunte di plastica e metallo effettuate nei comuni del sub-ambito 4 e nel comune di Bastia nel sub-ambito 2, il 22% da raccolte multimateriali “pesanti” (plastica e metallo con vetro e più raramente anche con carta e legno) diffuse nelle aree dei sub-ambiti 1 e 2, il 14% infine è costituito dai rifiuti metallici derivanti dalla separazione di rifiuti ingombranti. Non significativo il quantitativo derivante dalla selezione dello spazzamento stradale. 

 
La raccolta dei rifiuti metallici è stata effettuata in 87 dei 92 comuni umbri: non è stata effettuata in 5 piccoli comuni dell’alta Valnerina.
A scala di sub-ambito, presenta il pro capite medio più alto l’area del sub-ambito 4, dove quasi tutti i comuni hanno raccolte pro capite superiori alla media regionale, e il comune di Lugnano in Teverina presenta il valore massimo di raccolta della regione, 27 kg/res.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Mono

Multi
P+M

Multi
P+V+M
P+V
P+V+M+C+L

Da Spazzam.

Da Ingombranti

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

7.196  

8,1  

               3,5

               1,7

               1,7

0,02

               1,2

7,4

+0,7  

SubAmb 1

809  

6,2  

               2,7

                 -  

               2,2

0,02

               1,3

6,0

+0,2  

SubAmb 2

3.344  

9,0  

               4,9

               0,4

               3,4

0,03

               0,3

7,9

+1,1  

SubAmb 3

679  

4,3  

               2,7

                 -  

                 -  

0,01

               1,6

4,2

+0,1  

SubAmb 4

2.363  

10,5  

               2,2

               6,0

                 -  

0,02

               2,3

9,7

+0,8  

Rispetto all’anno precedente si osserva a scala regionale un incremento poco inferiore a 1 kg/res dovuto a   incrementi nelle aree dei sub-ambiti 2 e 4.

 

 

Frazione legno

Nel 2018 sono state raccolte 13,4 mila tonnellate di legno (15 kg/res), 1,1 mila t in più rispetto all’anno precedente. L’83% dei rifiuti raccolti proviene da raccolta monomateriale effettuata essenzialmente presso le isole ecologiche, il 4% da raccolte multimateriali effettuate presso le utenze non domestiche in alcuni comuni dell’area del sub-ambito 2, mentre il 13% è costituito da legno derivante dalla separazione di rifiuti ingombranti. 

La raccolta del legno è stata effettuata in 86 dei 92 comuni umbri: non è stata effettuata in 5 piccoli comuni dell’alta Valnerina e nel comune di Lisciano Niccone.
A scala di sub-ambito, presenta il pro capite medio più alto l’area del sub-ambito 3. A scala comunale spicca il valore pro capite del comune di Campello sul Clitunno, ben 54 kg/res, quasi 4 volte il valore medio regionale e in aumento rispetto all’anno precedente di ben 10 kg/res.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Mono

Multi

Da Ingombranti

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

13.453  

 15  

 12,6  

 0,6  

 2,1  

14

+ 1  

SubAmb 1

1.559  

 12  

 9,7  

 -    

 2,2  

11

+ 1  

SubAmb 2

5.713  

 15  

 13,3  

 1,4  

 0,7  

15

-  

SubAmb 3

2.848  

 18  

 15,0  

 -    

 3,1  

15

+ 3  

SubAmb 4

3.332  

 15  

 11,3  

 -     

 3,6  

13

+2  

 

Rispetto all’anno precedente si osserva a scala regionale un incremento poco superiore a 1 kg/res dovuto prevalentemente a incrementi nelle aree dei sub-ambiti 3 e 4.

 

 

Inerti

Contribuiscono a determinare il quantitativo di inerti inseriti nel rifiuto urbano due componenti principali: la prima è costituita da alcune tipologie di rifiuti inerti derivanti da piccoli lavori di manutenzione effettuati in proprio dal cittadino e raccolti attraverso isole ecologiche o abbandonati sul territorio e raccolti dal gestore della raccolta, computabili fino a un massimo di 15 kg/ab, e la seconda dai rifiuti inerti derivanti dal recupero dei residui della pulizia stradale.

Nel 2018 gli inerti della raccolta differenziata sono 21,8 mila tonnellate (25 kg/res), 1,4 mila t in più rispetto all’anno precedente.
Solo il 35% proviene dalla raccolta di questo tipo di rifiuti che è stata effettuata in 33 comuni, di cui 18 raggiungono la soglia massima di 15 kg/ab. La raccolta è quasi interamente avvenuta presso le isole ecologiche, il quantitativo dichiarato come raccolta di rifiuti abbandonati sul territorio è infatti di sole 48 t in tutta la regione. La componente principale degli inerti della raccolta differenziata è costituita dagli inerti derivanti dalla selezione dello spazzamento stradale (il 65%) che viene effettuato in 53 comuni tra i quali 32 non effettuano raccolta dedicata di inerti.
A scala di sub-ambito il pro capite più alto è quello dell’area del sub-ambito 2 dove è molto elevato il quantitativo pro capite di inerti da spazzamento stradale, d’altra parte lo spazzamento stradale viene effettuato in 23 dei 24 comuni di questa area. I valori pro capite massimi a scala comunale superano 40 kg/res. Il pro capite più basso è quello dell’area del sub-ambito 3 dove sia la raccolta di inerti sia lo spazzamento stradale hanno una diffusione molto inferiore.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

Raccolta
Inerti

Da Spazzam.

Da
Ingombranti

Totale
(kg/res)

Variaz.
(kg/res)

Regione

                   21.841  

                  25  

                 9  

      16  

             0,1  

 23

+2

SubAmb 1

                     2.425  

              19  

                 9  

   10  

           0,05

 18

+1

SubAmb 2

                   12.768  

                   34  

                 8  

26  

      <0,01

 32

+2

SubAmb 3

                     2.292  

                  15  

               9  

             6  

               0,1

 14

+1

SubAmb 4

                     4.355  

                  19  

              9  

          10  

               0,1

 17

+2

 

 

 

 


Composizione deI rifiuti non differenziati

Nel 2018 in Umbria sono state raccolte circa 168,5 mila tonnellate di rifiuti non differenziati per il 96% costituiti da Rifiuto Urbano Residuo (RUR)


[mostra dettagli] 
 

 

Composizione dei rifiuti non differenziati

  

 

 Scarica dati composizione rifiuti non differenziati - Rifiuti urbani Umbria 2018 

 

Nel 2018 in Umbria sono state raccolte 168,5 mila tonnellate di rifiuti non differenziati così costituiti:

  • Rifiuto Urbano Residuo (RUR) per un quantitativo totale pari al 96%.
  • Scarti delle operazioni di selezione-cernita degli ingombranti avviati a recupero, per un quantitativo totale pari al 4%.
  • Rifiuti cimiteriali per un quantitativo non significativo.

Il quantitativo pro capite medio a scala regionale di RUR è stato 184 kg/res, risultato di livelli di produzione molto diversi nel territorio. Già a scala di sub-ambito si osserva come il pro capite del RUR aumenti nell’area del sub-ambito 3 a 260 kg/res e diminuisca nell’area del sub-ambito 4 a 123 kg/res.

 

 

 

Totale

(t)

Pro capite anno 2018 (kg/res)

Confronto 2017

Totale

RUR

Ingombranti

Cimiteriali

Totale (kg/res)

Variazione

(kg/res)

Regione

168.526

 191

 184

 7

 0,01

           194

-3

SubAmb 1

27.199

 208

 202

 6

 0,03

           209

-1

SubAmb 2

71.185

 192

 181

 10

 0,02

           199

-7

SubAmb 3

41.570

 263

 260

 3

 -  

           264

-1

SubAmb 4

28.572

 127

 123

 4

 <0,01

           130

-3

L’andamento della produzione pro capite di rifiuti non differenziati nel periodo 2009-2018 a scala regionale e di sub-ambito evidenzia 2 dinamiche principali che hanno comportato la riduzione del rifiuto non differenziato complessivo: il dimezzamento del RUR pro capite a scala regionale e la scomparsa dei rifiuti da spazzamento stradale avviati a smaltimento. 

 

 

 

Per quanto riguarda la diminuzione della produzione pro capite di RUR a scala di sub-ambito, si osserva:

  • Nell’area del sub-ambito 1 le maggiori riduzioni sono avvenute nel periodo 2011-2013 e nel 2017 (-23 kg/ab rispetto al 2016. Non significativo è il decremento avvenuto nel 2018.
  • Nell’area del sub-ambito 2 è avvenuta una riduzione molto forte nel periodo 2011-2013, più debole nel 2014, il dato è poi rimasto praticamente stabile fino al 2017. Appena sensibile il decremento avvenuto nel 2018.
  • Nell’area del sub-ambito 3 c’è stato un trend continuo di riduzione a partire dal 2011, più significativo nel primo biennio, meno negli anni successivi, ma insufficiente a portare i valori pro capite su livelli accettabili.
  • Nell’area del sub-ambito 4 c’è un trend continuo di riduzione a partire dal 2011, molto debole fino al 2015 e con decrementi molto forti nel biennio 2016-2017.