Convegno / Imprenditore e rivoluzionario: l’insegnamento di Adriano Olivetti

5 novembre 2015

ore 9,00

Terni, Sala Convegni Arpa Umbria



 

 

 

Negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, nella cultura internazionale come in quella italiana si avviarono ed acquisirono una certa risonanza nuovi percorsi di riflessione miranti ad un’apprezzabile interesse per il dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica, per il superamento del dualismo, della separatezza o addirittura dell’antagonismo che aveva caratterizzato il loro rapporto nella modernità. Come scriveva Einstein:

 

Dobbiamo rivoluzionare il nostro modo di pensare, il nostro modo di agire [...]. Ma non dimentichiamo che il sapere e le capacità tecniche da sole non possono garantire all’umanità una esistenza felice e dignitosa. L’umanità ha perfettamente ragione di collocare i predicatori di alti valori morali e spirituali al di sopra degli scopritori di verità oggettive […].

 

Adriano Olivetti, nel nostro Paese, fu quel laboratorio di strategie teoriche e pratiche che riuscì, soprattutto tra 1950 e 1960, ad operare una mirabile, anche in una dimensione di scala più internazionale, sintesi tra questi due piani, ad incardinare i lineamenti per un nuovo modello dell’”Abitare”, nella direzione di quell’ambizioso Progetto che i suoi “maestri” del pensiero personalista e comunitario francese, di ispirazione cristiana, Maritain e Mounier, definivano un “nuovo umanesimo integrale”, un “nuovo Rinascimento”.

 

La libertà, la dignità dell’uomo colto non come monade chiusa in se stessa, ma come persona aperta ad uno scambio fecondo e permanente con l’altro; il ruolo fondamentale della giustizia sociale; della cultura come processo permanente di promozione umana; l’attenzione alla bellezza del territorio e alle sue sedimentazioni storiche concorrono a definire una sintesi altissima ancor oggi ineguagliata per l’organizzazione della Civitas.

Non solo, ma Adriano, in interessante analogia con Einstein, propone un modello di cultura in cui il rigore degli specialismi si coniuga e feconda con l’etica, l’estetica, la solidarietà e gli altri valori spirituali. Un primato della cultura e dell’etica, dunque, nel senso più ampio, che proprio in quegli anni ispirava, tra gli altri, il pensiero e le strategie formative di un Felice Balbo all’opera nel maggior gruppo industriale italiano, l’IRI.

 

Il rilancio di queste tematiche che nella stagione degli anni ’50 hanno svolto un ruolo paradigmatico, anche se non sempre riconosciuto, ci sembra debba trovare, nel “territorio” storico-culturale dell’Umbria, una sede particolarmente appropriata.

 

Il Convegno su Adriano Olivetti non è quindi un momento celebrativo, “nostalgico”. Il messaggio di Adriano è prospettico, indica una nuova Via, non per l’Italia ma per il futuro dell’umanità.

 

È questa la logica che ispirerà anche la Tavola rotonda prevista a conclusione dell’evento, che sarà dedicata alle possibilità di uno sviluppo in grado di coniugare le ragioni dell’economia con quelle dell’etica e della sostenibilità e alla quale saranno invitate a partecipare alcune delle realtà imprenditoriali più importanti dell’Umbria.

 

Programma

Ore 9.00

Apertura dei lavori

 

Presentazione
Fabio Mariottini, Arpa Umbria

 

Introduzione
Walter Ganapini, Direttore Generale Arpa Umbria

 

Lectio
Un nuovo progetto dell’‘abitare’. L’etica, la tecnica e la persona
Luciano Valle, docente dell’Università di Pavia e Presidente dell'Associazione “Etica, Sviluppo, Ambiente – Adriano Olivetti”

 

Ore 11.30

Tavola rotonda
Il ruolo e l’impegno dell’impresa in un nuovo modello di sviluppo

Partecipano rappresentanti del mondo dell’impresa

 

Ore 13.00

Chiusura dei lavori