Arpa: una biblioteca multisito

È stata diffusa ieri una lettera anonima, ripresa a mezzo stampa, nella quale si denuncia “l’abbandono da parte di Arpa della Biblioteca di Terni”, notizia priva di qualunque fondamento.

 
A inizio decennio Arpa Umbria investì per dotare la sede di Terni di una struttura allo scopo di preservare un importante patrimonio archivistico inerente il polo industriale ternano, elemento peculiare della storia della città che altrimenti sarebbe andato disperso (Fondo Gallo; Teofoli; ICSIM; Bosco). Altrettanto, Arpa fece investendo nella conservazione del Fondo Maffei a Foligno.

 
Il passaggio da struttura di conservazione archivistica a Biblioteca fu coerente con la missione istituzionale dell’Agenzia, che prevede come cruciale il supporto all’educazione ambientale.

 
Tale attività è arrivata a coinvolgere, oggi, centinaia di istituti scolastici e migliaia di allievi sull’intero territorio regionale con risultati apprezzati dal corpo docenti. 

 
L’accesso alla Biblioteca, per garantire il quale Arpa sosteneva costi non irrilevanti, in attesa di poter disporre di personale assegnato dagli enti pubblici ternani (evento mai verificatosi) non ha superato il numero di 1 utente/giorno.
Ciò nonostante, Arpa investirà nel 2016 circa 10 mila euro per l’acquisto di nuovi testi avendo già aumentato le giornate settimanali di apertura (da 4 a 5).

 
In questo contesto, il Comune di Perugia, nei mesi scorsi, ha proposto ad Arpa di istituire una succursale della propria Biblioteca presso San Matteo degli Armeni.
L’Agenzia, dopo attenta valutazione organizzativa ed economica (è tempo di spending review) ha accettato la proposta, che arricchisce l’offerta formativa di Arpa stessa.
Il Comune, a tale scopo, ha messo a disposizione anche il personale necessario alla gestione.

 

Come già nel caso del Laboratorio Arpa, la Biblioteca diventa multisito.
Analizzando il grado di utilizzo dei testi e le specificità ambientali della Conca ternana e dell’ambito perugino, Arpa ha deciso di concentrare a Terni quanto inerente le matrici ambientali, i fenomeni di inquinamento, le relazioni con lo stato di salute delle popolazioni. 

A Perugia si concentreranno testi e iniziative riguardanti la sostenibilità dello sviluppo; dalla biodiversità all’economia circolare. 

 
Al fine di attrezzare e di reperire spazi sufficienti alla collocazione definitiva nella sede ternana dell’Archivio Bosco, si è dovuto trasferire a Perugia circa un decimo dei volumi presenti.
Risultano, perciò immotivate e forse strumentali le lagnanze anonime di cui si è data informazione senza riscontro presso l’Agenzia, motivo per il quale si chiede la pubblicazione della presente lettera.

[31 maggio 2016]