Nota stampa di Arpa Umbria in merito alla Colacem di Ghigiano

Arpa Umbria, a seguito delle dichiarazioni a mezzo stampa del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca riguardo una presunta “nuvola di fumo maleodorante” che è fuoriuscita dalla cementeria Colacem di Ghigiano (“Gubbio, De Luca interroga la Giunta: "Nube anomala da una cementeria: i cittadini vogliono sapere…”, Perugia Today) e alle segnalazioni da parte di cittadini, associazioni e comitati pubblicate sui social media, intende precisare quanto segue.

 

Sono 34 i camini in Umbria provvisti di Sistemi di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME). Secondo la normativa vigente, lo scopo di questo sistema di monitoraggio è di verificare il rispetto dei valori limite autorizzati.
I dati SME, rilevati in continuo da apposita strumentazione installata a camino e in cabina SME, vengono trattati dai Gestori degli impianti attraverso un software conforme alle regole della norma tecnica europea UNI EN 14181  e del Testo Unico Ambientale. I dati medi orari e giornalieri così ottenuti sono confrontati con i valori limite delle Autorizzazioni.

 

Questi dati vengono inviati ad Arpa con frequenza quotidiana, secondo le prescrizioni delle relative Autorizzazioni, e archiviati dall’Agenzia in un applicativo informatico che provvede alla verifica automatica del rispetto dei valori limite autorizzati e a segnalare ai nostri tecnici eventuali superamenti, per le conseguenti verifiche e comunicazioni all’Autorità Competente. Per i maggiori impianti del territorio regionale (cementifici di Gubbio e di Spoleto, acciaieria e inceneritore di Terni) gli stessi dati sono pubblicati sul sito istituzionale di Arpa.

 

ARPA, secondo la programmazione dei controlli stabilita dal Piano regionale, verifica la rispondenza dello SME alla suddetta norma e la corretta gestione dei dati.

 

Secondo l’art. 271 comma 14 del Testo Unico Ambientale D.Lgs. 152/2006, “i valori limite di emissione si applicano ai periodi di normale funzionamento dell’impianto, intesi come i periodi in cui l’impianto è in funzione con esclusione dei periodi di avviamento e di arresto e dei periodi in cui si verificano anomalie o guasti tali da non permettere il rispetto dei valori stessi”.

 

Per tale disposizione normativa, tutti i Gestori degli impianti, nel trasmettere i dati SME ad Arpa, distinguono tra i valori rilevati nei periodi di normale funzionamento, classificati dal software SME come “validi” (e quindi da confrontare con i valori limite) e i valori rilevati nei periodi di non normale funzionamento (ad esempio durante un guasto), classificati dal software SME come “non validi” (e quindi da non confrontare con il valore limite). Questi ultimi dati sono comunque trasmessi ad ARPA, ma essendo “non validi” fiscalmente, convenzionalmente non vengono pubblicati nel sito, ma sostituiti da asterischi (*). Si vedano ad esempio altre giornate con asterischi come il mese di gennaio o di febbraio, in cui l’impianto non era in normale funzionamento.

 

La classificazione dei dati in “validi” o “non validi” è eseguita automaticamente dal software SME, in accordo alla citata norma tecnica europea UNI EN 14181 e al Testo Unico Ambientale.

 

 

L’evento anomalo di Colacem

Arrivando all’evento anomalo accaduto all’impianto Colacem il 29 agosto scorso, da quanto dichiarato dalla Ditta, e in corso di verifica ispettiva da parte di ARPA i cui esiti saranno trasmessi a norma di legge all’Autorità Competente, si è verificato un guasto elettrico che ha fermato il forno di produzione del cemento, e pertanto l’impianto è passato automaticamente nello stato di “non normale funzionamento”.

 

Lo SME ha comunque continuato a monitorare le emissioni in atmosfera durante tale periodo ma i relativi dati,  sono stati classificati come “non validi” poiché riferiti a un periodo di guasto. Come previsto dalla procedura descritta sopra, i dati sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia forniti di asterischi. Gli stessi dati sono comunque archiviati nell’applicativo di ARPA oltre che disponibili presso l’impianto.
Da una prima valutazione, in attesa degli approfondimenti in corso presso l’impianto, i dati medi orari misurati dallo SME durante l’evento anomalo mostrano valori di gas in linea con quelli del periodo di normale funzionamento del forno precedente al guasto. I dati di polveri sono invece più alti rispetto al periodo precedente, mostrando un picco di 20 mg/Nmc come media oraria delle ore 12.

 

[02/09/2020]