Arpa Umbria partecipa a un’esercitazione internazionale di emergenza nucleare e radiologica

Campionatore

Il 24 e 25 giugno si è svolta l’esercitazione internazionale CONVEX-3, organizzata dall’IAEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), finalizzata a testare la capacità di risposta a un’emergenza nucleare su scala globale. Lo scenario simulato ha previsto un incidente nucleare causato da un evento sismico presso la centrale di Cernavoda in Romania.

 

Alle attività ha preso parte, oltre agli enti istituzionalmente preposti (Protezione Civile Regionale, il Referente Sanitario Regionale per le Maxiemergenze, le USL territoriali), anche il Servizio Radiazioni Ionizzanti di Arpa Umbria, il Servizio ARIA di Terni, e la Dott.ssa Irene Costarelli, in rappresentanza dell’Agenzia ha preso parte al gruppo di lavoro presso la Protezione Civile Regionale.

 

La seconda giornata, il 25 giugno, ha visto lo svolgimento di un’esercitazione su scala nazionale, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il supporto dell’ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione).
Nel corso delle attività, ISIN ha trasmesso aggiornamenti alla rete nazionale RESORAD, di cui Arpa Umbria fa parte, richiedendo l’intensificazione del monitoraggio della dose gamma in aria, della deposizione totale e del particolato atmosferico nei punti di campionamento quotidianamente controllati da ARPA.

 

È stata inoltre ipotizzata una fase di contaminazione sull’Italia centrale, che ha determinato un rafforzamento delle attività di campionamento e analisi delle matrici ambientali. In particolare, è stata prelevata acqua dal lago Trasimeno, bacino alimentato esclusivamente da acque meteoriche e considerato un buon indicatore di ricaduta radioattiva; sono state inoltre effettuate misurazioni della contaminazione del suolo antistante la sede di ARPA con strumentazione portatile.

 
Sono stati anche raccolti campioni di matrici alimentari (latte di stalla e verdure a foglia larga, prelevati dai servizi competenti delle ASL) e di acqua potabile proveniente dal bacino del Montedoglio, che – in caso di fallout – rappresenta una delle fonti potenzialmente a rischio in quanto bacino superficiale.

 
Durante l’intera durata dell’esercitazione, il Servizio Radiazioni Ionizzanti ha provveduto all’inserimento dei dati nel database SINRAD dell’ISIN e alla trasmissione delle informazioni al COR (Coordinamento Emergenze Regione Umbria), insediatosi presso la sede della Protezione Civile di Foligno.

 
L’esercitazione si è conclusa nella serata di ieri, confermando la piena operatività e la capacità di coordinamento tra le istituzioni coinvolte a livello locale, nazionale e internazionale.

 Operatore al lavoro

 

[26/06/2025]