Progetto di ricerca sull’utilizzo energetico delle produzioni agro-zootecniche In Umbria

Negli ultimi anni l'interesse verso la produzione di energia rinnovabile è presente in misura sempre maggiore negli atti di programmazione nazionali e regionali. In Umbria è stata data ampia risonanza alla diffusione di interventi in campo energetico per affrontare sia la riduzione della dipendenza da energia di origine fossile sia per la riduzione delle emissioni climalteranti.
Si assiste inoltre ad un interesse sempre maggiore da parte dei produttori agricoli locali ad un allargamento del settore produttivo in particolare dopo la riforma della PAC che ha profondamente modificato le opportunità economiche e di reddito del mondo agricolo.
Il progetto si propone di confrontare e valutare dal punto di vista ambientale le diverse alternative tecnologiche offerte oggi sul mercato nazionale ed internazionale per la produzione di energia rinnovabile da fonte agrozootecnica, al fine di individuare le soluzioni che meglio si adattano alla realtà locale umbra.
Il progetto è condiviso da tre enti, Arpa Umbria, Facoltà di Agraria di Perugia e Società Gourè di Perugia, ed articolato in 5 sottoprogetti, ognuno in capo ad un ricercatore, riguardanti:

a) le biomasse solide
b) le biomasse liquide
c) le biomasse gassose da reflui zootecnici
d) le tecnologie disponibili per gli impianti di trasformazione per la produzione energia
e) gli aspetti normativi

Dopo la fase di raccolta dei dati sullo stato dell'arte della produzione di energia dalle fonti citate, sono state ipotizzate alcune filiere rappresentative della realtà locale e ne sono stati calcolati i bilanci economici, energetici ed ambientali (cioè le emissioni sulle varie matrici ambientali) conseguenti all'inserimento nelle filiere di impianti per la produzione di energia. Per ciascuna filiera sono state formulate più ipotesi, in particolare

Per le biomasse solide

  • pioppo (combustione oppure gassificazione)
  • sorgo (combustione)
  • potature d'olivo e vite (combustione oppure gassificazione)
  • gestione selvicolturale (combustione oppure gassificazione)

Per le biomasse liquide

  • olio di girasole (utilizzo dell'olio da solo oppure anche del panello)
  • olio di colza (utilizzo dell'olio da solo oppure anche del panello)

Per le biomasse gassose

  • allevamento suinicolo da 3000 capi (compostaggio del digestato uscente dal digestore anaerobico)
  • allevamento suinicolo da 10000 capi (compostaggio del digestato uscente dal digestore anaerobico oppure abbattimento del tenore di azoto e fertirrigazione del digestato rimanente)

Ciascuna ipotesi è stata confrontata con un'ipotesi 0, che può essere definita come l'attività agro-zootecnica che si va a sostituire con gli interventi proposti; inoltre per ciascuna ipotesi riguardante biomasse solide e liquide sono state fatte compiute simulazioni per più impianti caratterizzati da differenti taglie.

Per ciascuna delle ipotesi menzionate in precedenza sono state investigate le fasi di:

  • produzione del combustibile
  • utilizzo energetico del combustibile
  • eventuale trattamento del residuo

Ogni fase è stata caratterizzata attraverso il calcolo dei bilanci economici, energetici ed ambientali che poi sono stati riuniti in una tabella di sintesi.
Successivamente è stata condotta sui dati disponibili una diagnostica regionale sulle biomasse disponibili al fine di fornire suggerimenti sulle più convenienti collocazioni di impianti.

I risultati ottenuti sono in fase di revisione in attesa di una completa pubblicazione degli stessi. Dalle prime evidenze risulta come alcuni interventi siano sicuramente auspicabili dal punto di vista economico ed ambientale e costituiscono delle valide alternative alle normali pratiche agro-zootecniche.

Per ulteriori informazioni contattare il Servizio Energia del dipartimento provinciale di Terni
Tel. 0744/47961 Fax 0744/4796228