Un florovivaismo sostenibile è prima di tutto culturale. Parte il progetto Anthosart
Cristina Da Rold |
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È spesso considerata un hobby, ma l’estetica del giardino, e più in generale del verde, urbano e non, vuol dire anche costi legati alla gestione degli spazi verdi, uso di risorse idriche, costi per i trasporti di specie vegetali esotiche e molto esigenti quanto a clima e trattamento. È necessaria un'estetica che sia anche etica, e per esserlo deve pensarsi come sostenibile. È l'idea alla base del progetto Anthosart di Enea.

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