01 febbraio 2018
 



EVOLUZIONE

Una nuova narrazione della storia dell’uomo

Pietro Greco

Il fossile, una mascella superiore con molti denti, è stato scoperto nel sito archeologico di Misliya, in Israele. Diverse tecniche di datazione applicate a materiali archeologici e fossili suggeriscono che la mascella risale a un periodo tra 175.000 e 200.000 anni fa, spostando quindi indietro la migrazione dei moderni umani di almeno 50.000 anni. Se Hershkowitz e la sua équipe hanno ragione, allora bisogna riscrivere, ancora una vota, la storia di Homo sapiens – la nostra storia – e della sua irrefrenabile pulsione a migrare, praticando una successione continua di out of Africa e diffondendosi per l’intero pianeta.


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SCENARI

Oltre la metà dei boschi europei spariti negli ultimi 6000 anni

Stefano Pisani

A rivelarlo, una nuova ricerca condotta dall'Università di Plymouth che ha analizzato pollini provenienti da oltre mille siti: gli scienziati hanno dimostrato che migliaia di anni fa oltre due terzi dell'Europa centrale e settentrionale erano ricoperti da alberi. Attualmente, invece, la copertura boschiva è scesa a circa un terzo e, addirittura, in alcune regioni occidentali e costiere, per esempio in Regno Unito e nella Repubblica d'Irlanda, il declino è stato di gran lunga maggiore con una copertura forestale che ha toccato quote al di sotto del 10%.


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MEDICINA

La tubercolosi, una malattia mai scomparsa

Valentina Buran

È di questi giorni la notizia che uno studente di una scuola superiore di Staranzano, in provincia di Gorizia è risultato affetto da tubercolosi polmonare, facendo scattare allarme tra i compagni e i genitori dei ragazzi. Quando scoppiano questi casi molte persone rimangono perplesse, pensando alla tubercolosi come una malattia che appartiene ormai al passato. La verità è che la tubercolosi non è mai stata debellata e costituisce ancora un grosso problema di sanità pubblica, in modo particolare nei Paesi in via di sviluppo.


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BIODIVERSITÀ

Ecco il primo atlante globale dei batteri del suolo

Francesca Buoninconti

Le specie di batteri che vivono nel suolo sono tantissime, molte non le conosciamo bene e altre sono ancora in attesa di ricevere un nome. Ma se mettessimo a confronto due suoli differenti, quanti di questi microrganismi avrebbero in comune? Circa 500 tipi diversi. A dirlo è il primo atlante mondiale delle specie batteriche presenti nel suolo, appena pubblicato su Science e realizzato da un team di ricercatori dell'Università del Colorado e dell'Università spagnola Rey Juan Carlos a Móstoles. Ma a cosa serve un atlante dei batteri del suolo?


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CINEMA & CERVELLO

Il potere terapeutico dei cartoni animati

Sara Mohammad Abdellatif

Owen combatte il suo autismo con i film della Disney: è con questi che riesce a rompere il suo isolamento e a mettersi in contatto col mondo, esprimendosi attraverso la voce dei suoi eroi. Il candelabro Lumière, il granchio Sebastian, il Grillo parlante, il Gobbo di Notre-Dame, il pappagallo Iago, la scimmietta Abù. Ci sono tutti nella vita di Owen, un esercito allegro e variopinto di compagni fidati, ingaggiati dai suoi genitori per andare a salvarlo.


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COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA

Evolution Day 2018: “Cosa abbiamo scritto nel DNA”

Redazione

Parlare per capire la scienza, incontrarsi per comunicare i suoi avanzamenti, interagire per aggiungere nuovo sapere. L’Evolution Day di Terni, l’importante appuntamento aperto al pubblico giunto alla sua dodicesima edizione e in programma il 3 febbraio presso la Biblioteca di Arpa Umbria a Terni. Protagonista della giornata sarà Guido Barbujani genetista e divulgatore dell’università di Ferrara che parlerà di “Cosa abbiamo scritto nel DNA”, ovvero cosa è “geneticamente predestinato” e cosa no, se la nostra intelligenza le nostre attitudini comportamentali e le nostre caratteristiche fisiche sono “già scritte” oppure no.


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LETTURE E VISIONI

Da Fermi alla Cina. Il nuovo libro di Lucia Votano

Cristiana Pulcinelli

 

Essere donna e scienziato è difficile, ma essere donna e dirigere un laboratorio di ricerca a 1.400 metri sotto terra è una vera prova di forza. Lucia Votano è una fisica che è stata la prima donna a dirigere il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso. Attualmente è uno dei ricercatori che partecipa all’esperimento sui neutrini chiamato JUNO, un gigantesco impianto sotterraneo che si trova nella Cina Meridionale. Lucia Votano ha voluto raccontare la sua esperienza e il ruolo fondamentale della ricerca scientifica nel suo nuovo libro.

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