Difendiamo il pianeta, non abbassiamo la guardia
Claudia Sorlini |
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La situazione è certamente preoccupante: abbiamo perso biodiversità animale e vegetale, suolo fertile per frane, terremoti, uragani, ma anche per l’espansione delle aree urbanizzate attorno alle città, ben oltre la reale necessità, che sottraggono terreni all’agricoltura. I segnali che ci arrivano sono però moderatamente positivi e dimostrano che si sta diffondendo la consapevolezza della gravità della situazione.
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Coralli, il tempo stringe
Francesca Buoniconti |
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Dopo l’articolo pubblicato su Nature lo scorso marzo, che suscitò grande eco, gli esperti della James Cook University hanno rilanciato un appello, stavolta su Science, pubblicando un report molto chiaro: c’è il rischio concreto di perdere per sempre questi hotspot di biodiversità. Intanto, nuovi studi testimoniano l’efficacia delle strategie di 'restoration ecology'. Ma la soluzione del problema non può prescindere dalla lotta al cambiamento climatico.
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L’azoto e i “confini planetari”
Pietro Greco |
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Alcuni tra i nove “planetary boundaries”, ovvero i sistemi biogeochimici del pianeta con relative soglie di rischio da non superare, pena la sua destabilizzazione, sono noti. Meno noto, almeno al grande pubblico, è invece il sistema che allo Stockholm Resilience Centre ritengono il più a rischio in assoluto: il ciclo dell’azoto.
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Perché nei film di fantascienza si parla di criosonno
Sara Mohammad Abdellatif |
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Qualche settimana fa nelle sale è uscito Seven Sisters, il film dove Noomi Rapace interpreta sette gemelle. È il 2073 e per combattere il problema della sovrappopolazione è in vigore la politica del figlio unico. Tutti i fratelli e le sorelle vengono ibernati nell’attesa di un futuro migliore. Seven sisters non è il primo film che parla di criosonno (o crioconservazione). In passato diversi registi e sceneggiatori si sono divertiti a immaginare le applicazioni futuristiche delle conoscenze scientifiche su come conservare un corpo umano a temperature bassissime per lungo tempo e senza che sia danneggiato.
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La scienza indonesiana alla ricerca di un posto al sole
Redazione |
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Da molti anni gli scienziati indonesiani stanno cercando di migliorare la qualità della propria ricerca, ma sopratutto lavorano per accreditarsi a livello internazionale come competitor scientifici. La svolta potrebbe arrivare dal server di preprint INA-Rxiv, portale interamente dedicato alla ricerca indonesiana. Ma per molti questa idea non è la soluzione ai veri problemi del mondo accademico del Paese che sono dovuti principalmente ai pochissimi finanziamenti governativi e alla scarsa conoscenza della lingua inglese.
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Nell’urina scoperti biomarcatori dell’obesità infantile
Redazione |
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Sono i Vocs, composti volatili prodotti nei normali processi metabolici dal nostro organismo: la loro presenza nei bambini sovrappeso o obesi è significativamente differente e può consentire diagnosi precoci e predizioni del potenziale sviluppo di patologie correlate. Lo studio dell’Isa-Cnr di Avellino è pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.
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Cambiamenti climatici e ondate migratorie: quale futuro ci aspetta?
Salvatore Marazzita |
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Oggi si contano molte aree del mondo in cui il cambiamento climatico ha innescato, catalizzato o accelerato una serie di conflitti che potrebbero essere alla base di quelle derive estremistiche che giungono fino a noi. Tutti questi mutamenti, se proiettati in un futuro prossimo, potrebbero disegnare scenari che difficilmente possiamo immaginare di saper gestire. |
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