Nuove tecnologie stanno consentendo di esplorare le profondità marine e di utilizzarne una quantità crescente di risorse. Manca tuttavia uno strumento legale che tuteli l’ambiente di questo mondo finora sconosciuto e ricco di vita. È per questo che un gruppo di ricercatori ha proposto, su Science, una mobilitazione della comunità scientifica con un obiettivo ambizioso: monitorare in maniera puntuale gli ecosistemi degli oceani profondi per fornire ai decisori politici gli strumenti che ne consentano la conservazione e il ripristino.
A.Arcangeli, P. Angelini, G. Bistocchi, R. Padula, R. Venanzoni
Da alcuni mesi Arpa Umbria ha avviato una collaborazione con l’università degli Studi di Perugia e il Circolo Micologico Naturalistico Perugino, con l’obiettivo di redigere uno studio completo di tutti i macromiceti presenti nell’isola Polvese, valutare la diversità tassonomica, le caratteristiche ecologiche dei loro habitat e gli indicatori di cambiamenti ambientali locali e globali. In questo articolo sono riportati alcuni dati significativi raccolti nella prima campagna autunnale del 2016.
Finalmente svelati i particolari della scoperta della NASA di cui si è fatto un gran parlare in questi giorni: gli scienziati hanno trovato un sistema planetario composto da sette pianeti che hanno le dimensioni della Terra e che ruotano intorno a una stella che si trova a circa 40 anni luce da noi. Alcuni pianeti potrebbero essere simili al nostro anche per composizione e per la presenza di un'atmosfera e di un oceano di acqua liquida.
Fake news scientifiche. Di chi è la responsabilità?
Tina Simoniello
Anche chi fa scienza dovrebbe imparare a contrastare le false notizie. Collaborando con la stampa, spiegando e contestualizzando le ricerche. Le istituzioni dovrebbero controllare costantemente la circolazione di fake news, e i motori di ricerca rimuovere gli studi ritrattati. Le riflessioni di Dominique Brossard, esperta di comunicazione scientifica che ha affrontato l’argomento al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science.
Clima: parte consultazione pubblica su piano adattamento
Redazione
Al via la consultazione pubblica per l’elaborazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Da stamani e fino al 28 febbraio, sul sito del ministero dell’Ambiente, è possibile rispondere alle domande di un articolato questionario, rivolto ai principali portatori d’interesse, sulla percezione degli impatti e delle vulnerabilità in materia di adattamento, oltre che sulle principali azioni per farvi fronte.