GeoUmbriaSUIT: come valutare la sostenibilità del territorio
P. Stranieri, R. Caliò, C. Ricci, Arpa Umbria A. Boggia, L. Paolotti, G. Massei, L. Rocchi, Università degli Studi di Perugia
Nato dalla collaborazione fra Arpa Umbria e Università degli Studi di Perugia, GeoUmbriaSUIT 2.0 consente di valutare la sostenibilità delle diverse realtà territoriali, attraverso la produzione di indici economici, sociali e ambientali e l’utilizzo di un set di indicatori. Un utile supporto alle decisioni pubbliche.
“Una lampadina che si accende”, “un lampo di genio” o “un’idea lampante”. Per descrivere un’idea innovativa, l’immagine della lampadina è fra quelle che usiamo di più. Senza immaginare quali siano le conseguenze sul modo in cui percepiamo la qualità di un’idea e del suo inventore.
L’evoluzione del comportamento, nelle diverse specie, va di pari passo con l’evoluzione di svariate strutture biologiche a esso collegate, dal sistema nervoso a quello endocrino. Ma qual è il ruolo dei geni nel determinare il comportamento degli esseri viventi? E quale quello dell’ambiente? Ne parliamo nella settima puntata di “Tratti e forme. I percorsi dell’evoluzione”.
Il degrado del suolo riduce del 10% il Pil mondiale
Pietro Greco
Negli ultimi 15 anni il solo cambiamento dell’uso del suolo ha causato una perdita valutabile in 20.000 miliardi di dollari. Mentre il degrado del suolo determina ogni anno una perdita netta di 6.300 miliardi di dollari. Il valore dei capitali della natura non è solo – e non è principalmente – economico. Ma la valutazione anche economica dei capitali della natura ci aiuta a capire meglio cosa stiamo perdendo.
Le rotte commerciali che minacciano la biodiversità
Redazione
Uno studio, appena pubblicato su Nature Ecology & Evolution, mostra come il commercio internazionale stia minacciando la biodiversità del pianeta e le risorse naturali, le nuove mappe prodotte mostrano alcune connessioni inaspettate.
I nuovi inquinanti minacciano i cuccioli dell’orso polare
Redazione
Gli inquinanti minacciano la salute dei cuccioli dell’orso polare. Nell’ecosistema artico il rischio è quasi inesistente per i pesci, relativamente basso per le foche, molto elevato per gli orsi polari e drammatico per i loro cuccioli. Dato che alcune di queste sostanze inquinanti si accumulano nei grassi e il latte di mamma orsa è particolarmente grasso, il rischio per i cuccioli è di tre ordini di grandezza superiore alla soglia di sicurezza: in altre parole, almeno 1.000 volte di più.