Indice di riciclo anno 2015

 

Indice di riciclo

Con la Direttiva 2008/98/CE l’Europa introduce la “gerarchia dei rifiuti” da applicare quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti:

  1. prevenzione della produzione di rifiuti (adottando misure volte alla riduzione della quantità di rifiuto, della sua pericolosità e del suo impatto negativo sull’ambiente);
  2. preparazione dei rifiuti per il riutilizzo;
  3. riciclaggio dei rifiuti (ovvero recupero di materia);
  4. eventuale recupero di altro tipo (incluso il recupero di energia);
  5. solo come ultima opzione, previa verifica dell’impossibilità tecnica ed economica del recupero, smaltimento

All’art. 11 della Direttiva è stato introdotto l’obiettivo di riciclo che stabilisce che almeno il 50% in termini di peso dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici e se possibile anche dei rifiuti di altra origine ma assimilati agli urbani, debba essere interessato da operazioni di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio. Tale obiettivo viene posto, come minimo, per carta, metalli, plastica e vetro.

La gerarchia dei rifiuti e l’obiettivo di riciclaggio  vengono recepiti nella normativa italiana con il D. Lgs 205/2010 che modifica il D. Lgs 152/2006.

 

Indice di riciclo: metodo

La Commissione europea con Decisione del 18 novembre 2011 ha istituito regole e modalità di calcolo per verificare il rispetto degli obiettivi di riciclaggio, propone 4 metodi di calcolo lasciando liberi gli Stati Membri di scegliere quello più adeguato al sistema e di inserire nel calcolo dell’indice ulteriori frazioni in aggiunta a quelle obbligatorie.

 

Il metodo in via di adozione in Italia  prevede il calcolo dell’indice di riciclo sul flusso dei rifiuti domestici e rifiuti assimilati includendo come frazioni da conteggiare carta e cartone, plastica, metalli, vetro, legno e frazione organica (Metodologia di calcolo n° 2).

 

L’indice di riciclo viene quindi calcolato come rapporto tra la sommatoria dei quantitativi di raccolta differenziata delle frazioni considerate effettivamente avviate ad impianti di riciclo al netto degli scarti e la sommatoria dei quantitativi delle stesse frazioni complessivamente contenute nel rifiuto urbano totale.

 

Indice di riciclo  = 

Dove fi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica avviata a operazioni di R

si  = coefficiente di scarto della frazione i-esima

pi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica prodotti

 

La composizione del Rifiuto Urbano anno 2015

Per poter calcolare l’indice di riciclo è pertanto necessario conoscere la composizione del rifiuto urbano complessivo che è la somma dei rifiuti della raccolta differenziata e dei rifiuti non differenziati. La composizione della raccolta differenziata è nota, in quanto rifiuti raccolti separatamente per frazione, mentre non è nota la composizione dei rifiuti non intercettati dalla raccolta differenziata che può essere conosciuta solo attraverso l’esecuzione di analisi merceologiche sul rifiuto urbano residuo (RUR).

 

A questo fine in Umbria nel periodo 2015-2016 sono state effettuate due campagne di analisi merceologiche su campioni di Rifiuto Urbano Residuo raccolti in tutto il territorio. L’elaborazione dei risultati ha permesso di ricostruire la composizione media a scala regionale di questo rifiuto.

Dalla conoscenza della composizione della raccolta differenziata e di quella del rifiuto urbano residuo è stata ricostruita la composizione del rifiuto urbano complessivo:

  • Organico e verde: 37%
  • Carta: 21%
  • Vetro:  8%
  • Plastica: 12%
  • Metalli: 3%
  • Legno: 2%
  • Tessili: 3%
  • Pannolini: 3%
  • RAEE: 1%
  • Inerti: 4%
  • Ingombranti misti: 2%
  • Residui pulizia stradale: 2%
  • Altro: 4%

 

Per quanto riguarda le frazioni incluse nel metodo di calcolo dell’indice di riciclo, nel RU anno 2015 sono contenute:

  • 173 mila tonnellate di frazioni umide di cui il 60% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 98 mila tonnellate di carta di cui il 56% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 37 mila tonnellate di vetro di cui il 74% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 55 mila tonnellate di plastica di cui solo il 34% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 12 mila tonnellate di metallo di cui solo il 47% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 11 mila tonnellate di legno di cui l’84% intercettato dalla raccolta Differenziata,

 

 

Organico (t)

Carta (t)

Vetro (t)

Plastica (t)

Metalli (t)

Legno (t)

RD UMBRIA

104.541

54.924

27.097

18.740

5.828

9.137

RUR UMBRIA

68.319

43.165

9.453

36.311

6.485

1.749

RU UMBRIA

172.860

98.090

36.550

55.051

12.313

10.886

 

 

Indice di riciclo anno 2015

Per le frazioni organico, carta, vetro, plastica e legno è stato ricostruito l’intero ciclo di gestione e pertanto è stato possibile calcolare per ciascuna il quantitativo complessivo di scarti avvenuto nelle varie fasi del ciclo. I dati a nostra disposizione non sono invece risultati sufficienti per la ricostruzione dell’intero ciclo di gestione della frazione metallo e pertanto l’indice di riciclo viene in via preliminare calcolato escludendo questa frazione.

 

Organico

Carta

Vetro

Plastica

Legno

CARTA+VETRO+PLASTICA

+LEGNO+ORGANICO

% prodotto intercettato da RD

60%

56%

74%

34%

84%

59%

% RD a Riciclo al netto degli scarti

52%

98%

83%

50%

92%

67%

IR

31%

55%

62%

17%

76%

40%

L’Indice di Riciclo per l’Umbria nel 2015 si attesta pertanto a solo il 40% del rifiuto prodotto.

Concorrono a determinare il basso valore dell’Indice di Riciclo 2015 più fattori legati sia alla fase della raccolta sia alla fase della gestione del rifiuto, tra i quali i principali sono:

  • Scarsa capacità di intercettazione delle frazioni recuperabili da parte dei sistemi di raccolta differenziata, in particolare per la frazione organica e, tra le frazioni secche, per la carta e la plastica.
  • Scarsa qualità delle frazioni umide raccolte denunciata dai risultati delle analisi merceologiche del rifiuto organico. 
  • Eccessivi scarti dalla fase di separazione della Raccolta Differnziata Multimediale (RDM) pesante che incide negativamente in particolare sull’indice di riciclo delle frazioni plastica e vetro.
  • Eccessivi scarti del processo di compostaggio, denunciati dai dati di gestione degli impianti