Indice di riciclaggio 2018

Obiettivi di riciclaggio

 

L’Europa introduce l’obiettivo di riciclaggio con la Direttiva 2008/98/CE, stabilendo all’art. 11 che entro il 2020 almeno il 50% in termini di peso dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici e se possibile anche dei rifiuti di altra origine ma assimilati agli urbani, debba essere interessato da operazioni di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio. Tale obiettivo viene posto, come minimo, per carta, metalli, plastica e vetro.

L’obiettivo di riciclaggio è stato recepito nella normativa italiana con il DLgs 205/2010 che modifica il DLgs 152/2006.

Con Direttiva 2018/151 l’Europa modifica l’art. 11 della Direttiva 2008/98 confermando l’obiettivo 2020 e introducendo successivi obiettivi di riciclaggio più ambiziosi: almeno il 55% entro il 2025, almeno il 60% entro il 2030, almeno il 65% entro il 2035. Tali modifiche sono in fase di recepimento nella normativa italiana.

 

 

Indice di riciclaggio (IR): metodo di calcolo

 

La Commissione europea con la Decisione del 18 novembre 2011 ha istituito regole e modalità di calcolo per verificare il rispetto degli obiettivi di riciclaggio, propone 4 metodi di calcolo lasciando liberi gli Stati Membri di scegliere quello più adeguato al sistema e di inserire nel calcolo dell’indice ulteriori frazioni in aggiunta a quelle obbligatorie.

Il metodo adottato in Italia prevede il calcolo dell’indice di riciclaggio sul flusso dei rifiuti domestici e rifiuti assimilati includendo come frazioni da conteggiare carta e cartone, plastica, metalli, vetro, legno e frazione organica (Metodologia di calcolo n° 2).

L’indice di riciclaggio viene quindi calcolato come rapporto tra la sommatoria delle frazioni considerate effettivamente avviate ad impianti di riciclaggio al netto degli scarti e la sommatoria dei quantitativi delle stesse frazioni complessivamente contenute nel rifiuto urbano totale.

 

Indice di riciclaggio  = 

Dove 

fi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica avviata a operazioni di R

si  = coefficiente di scarto della frazione i-esima

pi = carta, plastica, vetro, metalli, legno e frazione organica contenuti nel RU

 

All’art. 11 bis, introdotto nella Direttiva 98/2008 con la Direttiva 2018/151, vengono forniti i criteri per calcolare il conseguimento dell’obiettivo. In particolare viene specificato che “il peso dei rifiuti riciclati” deve essere considerato al netto degli scarti derivanti da tutte le operazioni preliminari al riciclaggio quali operazioni di controllo, cernita, pulizia, eliminazione delle frazioni estranee.

Ulteriori regole specifiche per singola frazione sono contenute nella Decisione della Commissione 2019/1004 del 7 giugno del 2019.

 

La composizione del Rifiuto Urbano anno 2018 e intercettazione delle frazioni con la raccolta differenziata

 

Per poter calcolare l’indice di riciclaggio è innanzitutto necessario conoscere la composizione del rifiuto urbano complessivo che è somma dei rifiuti della raccolta differenziata e dei rifiuti non differenziati. La composizione della raccolta differenziata è nota, in quanto rifiuti raccolti separatamente per frazione, mentre non è nota la composizione dei rifiuti non intercettati dalla raccolta differenziata che può essere conosciuta solo attraverso l’esecuzione di analisi merceologiche sul rifiuto secco residuo (RUR).

La composizione media a scala regionale del RUR è stata stimata sulla base dei risultati di 87 analisi merceologiche effettuate nel 2018 sui rifiuti raccolti nel territorio regionale e in ingresso agli impianti di selezione. Dalla conoscenza della composizione della raccolta differenziata e di quella del rifiuto urbano residuo è stata ricostruita la composizione media del rifiuto urbano complessivo:

  • Organico e verde: 38%
  • Carta:   18%
  • Vetro:  7,5%
  • Plastica: 12%
  • Metalli: 2,5%
  • Legno: 3,5%
  • Tessili: 4%
  • Altro: 14,5%

Applicando tale composizione, si ottiene che nel rifiuto urbano anno 2018 sono contenuti i seguenti quantitativi delle frazioni che entrano nel calcolo dell’indice di riciclaggio:

  • 174,8 mila tonnellate di frazioni umide di cui il 71% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 83,3 mila tonnellate di carta di cui il 71% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 34,5 mila tonnellate di vetro di cui l’89% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 55 mila tonnellate di plastica di cui il 49% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 16,2 mila tonnellate di legno di cui l’83% intercettato dalla raccolta Differenziata,
  • 11,8 mila tonnellate di metalli di cui il 61% intercettato dalla raccolta Differenziata.

-       

 


 

Ciclo di gestione delle frazioni che entrano nel IR

 

Per tutte le frazioni della raccolta differenziata che entrano nel calcolo dell’indice di riciclaggio è stato ricostruito il ciclo di gestione dalla raccolta fino all’ingresso nel processo di riciclaggio.

L’obiettivo è stato quello di giungere per ciascuna frazione ad una stima affidabile dei quantitativi di scarti prodotti nelle varie fasi del ciclo fino all’immissione nell’operazione di riciclaggio o alla cessazione della qualifica di rifiuto, scarti da sottrarre ai quantitativi utili ai fini del calcolo dell’indice di riciclaggio.

Per tutti gli impianti umbri coinvolti nel ciclo di gestione della frazione organica della raccolta differenziata, gli scarti sono stati calcolati in base ai dati di gestione degli stessi impianti acquisiti da ARPA attraverso l’applicativo ORSO Impianti.

Per gli impianti di compostaggio localizzati fuori regione, e che hanno gestito parte della frazione organica umbra, gli scarti sono stati stimati sulla base dei dati di gestione relativi all’annualità 2017 forniti da ISPRA.

Per quanto riguarda il ciclo di gestione delle frazioni secche della raccolta differenziata si è proceduto secondo diversi livelli di affidabilità:

  1. Calcolo in base ai dati di gestione acquisiti da ARPA attraverso l’applicativo ORSO Impianti, in alcuni casi integrati da informazioni fornite dai gestori rispetto a specifici flussi di rifiuti.
  2. Calcolo sulla base delle percentuali di scarto dichiarate dai gestori degli impianti, in alcuni casi anche relative a specifici flussi di rifiuti.
  3. Stima sulla base delle percentuali di scarto medie calcolate per operazioni analoghe effettuate presso gli impianti per i quali erano stati acquisiti dati affidabili.

Per quanto riguarda le frazioni secche separate durante il ciclo di gestione del RUR (Rifiuto Residuo) e avviate a recupero di materia (nel 2018 esclusivamente metalli) i quantitativi sono stati interamente calcolati in base ai dati di gestione degli impianti acquisiti da ARPA attraverso l’applicativo ORSO Impianti.

 

 

Indice di riciclaggio anno 2018

 

Ai fini del calcolo dell’indice di riciclaggio sono stati considerati per singola frazione:

  • i quantitativi contenuti nel rifiuto urbano raccolto,
  • i quantitativi intercettati con la raccolta differenziata,
  • la percentuale di scarti derivante dalle operazioni preliminari al riciclaggio,
  • i quantitativi di metalli derivanti dai trattamenti preliminari del RUR e portati a riciclaggio.

 

 

Fr. Organica

Carta

Vetro

Plastica

Legno

Metallo

Somma frazioni IR

Quantitativo in RU (t*1000)

174,8

83,3

34,5

55,0

16,2

11,8

375,6

Quantitativo in RD (t*1000)

124,0

58,9

30,5

27,2

13,5

7,2

292,0

% vs RD scarti

14%

7%

16%

58%

10%

14%

17%

Quantitativo da selezione RUR (t*1000)

 

 

 

 

 

1,0

 

IR

61%

66%

74%

21%

75%

61%

58%

 

L’Indice di Riciclaggio complessivo per l’Umbria nel 2018 raggiunge pertanto il 58%, valore ampiamente superiore all’obiettivo 2020 posto dalla normativa europea e italiana. L’obiettivo del 50% è stato raggiunto singolarmente per tutte le frazioni considerate con la sola eccezione della plastica.

 

 

Il confronto con il dato 2017, revisionato applicando i criteri di calcolo aggiornati a seguito delle nuove indicazioni europee, mostra un incremento di 4 punti percentuali. L’incremento è dovuto sia ad una maggiore capacità di intercettazione con la raccolta differenziata delle frazioni a riciclo (che per la somma delle frazioni considerate passa dal 68% al 70%) sia a un miglioramento della qualità delle frazioni raccolte, la percentuale  complessiva di scarti infatti passa dal 21% del 2017 al 17% del 2018. Se andiamo a vedere le singole frazioni si osserva come l’incremento dell’indice sia da imputare in gran parte al miglioramento del ciclo di gestione della frazione organica per la quale si osserva un aumento sia della capacità di intercettazione sia della qualità. In sensibile miglioramento anche il dato relativo ai metalli conseguenza di un incremento della capacità di intercettazione di questi con la raccolta differenziata.

Fr. Organica

Carta

Vetro

Plastica

Legno

Metallo

Somma frazioni IR

IR 2018

61%

66%

74%

21%

75%

61%

58%

IR 2017

52%

65%

74%

22%

74%

56%

54%