Il laboratorio Arpa di Terni analizza gli shopper sequestrati dalla Guardia di Finanza perché sospettati di falsa certificazione

Messi al bando con la Legge del 2012, gli shopper di plastica non “biodegradabile e compostabile” non si decidono a lasciare definitivamente il nostro mercato. Ed è così che, soprattutto nel Sud Italia, si arriva a punte del 60% di shopper non conformi alla citata legge.
Un progetto pilota della Guardia di Finanza in Calabria e Sicilia ha portato al sequestro di oltre 200mila shopper non in regola e più di 2mila chili di materia per la produzione dei sacchetti con multe fino a 1 milione e 800 mila euro.

L’azione, presentata oggi al Ministero dell’Ambiente a Roma, è stata condotta grazie a una collaborazione avviata tra il Nucleo Speciale Tutela della Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza e Assobioplastiche.
Il Generale Gennaro Vecchione della Guardia di Finanza ha ringraziato Arpa Umbria per il contributo dato, grazie alle analisi svolte presso il proprio Laboratorio Multisito di Terni su campioni di shopper sequestrati.
“Sugli shopper l’Italia ha avuto sempre una posizione d’avanguardia in UE, orientata al massimo grado di tutela ambientale contro ogni violazione e contraffazione pericolosa per l’ambiente e per l’economia”, ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

 

Comunicato stampa 8 giugno 2016